Sondaggi politici SWG, cambio climatico: maggior preoccupazione tra gli over 64

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Sondaggi politici SWG, cambio climatico: maggior preoccupazione tra gli over 64

È, e sarà, uno dei grandi temi dell’agenda politica globale. La lotta al cambio climatico: le sue cause; gli effetti; la tempistica; le possibili soluzioni. Si dice tutto e il contrario di tutto, tra sostenitori della teoria antropogenica del cambio climatico, agli scettici, passando per catastrofisti e totali negazionisti. Su qualcosa, però, c’è una larga maggioranza. Indipendentemente dalle cause che provocano il cambio climatico, gli effetti ci sono, e sono preoccupanti. Almeno, stando alla percezione del campione. Vediamo, nel dettaglio, cosa rileva l’istituto demoscopico SWG.

Sondaggi politici, cambio climatico: maggior preoccupazione tra gli over 64

La domanda posta da SWG è la seguente;

Quanto è preoccupato per gli effetti del cambio climatico?

Forse, un po’ a sorpresa, si rileva che il segmento più anziano della popolazione sia anche il più preoccupato per gli effetti del cambio climatico. Timore di lasciare un mondo in condizioni peggiori ai propri figli? Paura per possibili guerre derivate da migrazioni massive? Le ragioni non vengono esposte nel sondaggio. Tuttavia, si può assicurare che tutte queste concorrano a creare un clima di diffusa paura tra gli over 64.

Una preoccupazione che colpisce l’84% del segmento degli over 64. Percentuale identica per il segmento che va dai 45 ai 54 anni, ed estremamente simile a quello della “fascia degli esodati” (55-64). Nel complesso, quindi, le tre fasce d’età “maggiori” spingono verso l’alto la percentuale degli italiani preoccupati per gli effetti del cambiamento climatico.

Per quanto riguarda i più giovani (tra i 18 e i 24 anni), “solo” 2 su 3 si dicono molto o abbastanza preoccupati. Per il segmento che va dai 25 ai 34, si sale a quasi 3 su 4 (74%). Infine, si ri-discende leggermente con la fascia d’età che va dai 35 ai 44 anni. 7 su 10 sono molto o abbastanza preoccupati. 2 su 10, invece, danno poca importanza al tema.

Nel complesso: il 78% del campione si definisce molto o abbastanza preoccupato; il 16%, poco o per niente preoccupato; appena un 6%, invece, non ha opinioni particolari in merito.

Nota metodologica: in immagine

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