Nunzia De Girolamo indagata: sarebbe questa la novità emersa in relazione all’inchiesta sulla Asl di Benevento. Mesi fa, eravamo ai tempi del Governo Letta, De Girolamo si è dimessa da ministro delle politiche agricole quando è scoppiato il caso della Asl di Benevento.
Le dimissioni erano arrivate nonostante all’epoca De Girolamo non risultasse iscritta nel registro degli indagati. Ora la notizia sembra ufficiale: l’ex ministro della Politiche agricole, Nunzia De Girolamo sarebbe indagata nell’ambito dell’indagine sulla gestione della Asl di Benevento. La circostanza emerge dalla richiesta di proroga trasmessa al gip Cusani delle indagini preliminari che la procura di Benevento.
De Girolamo sarebbe stata iscritta nel registro indagati, secondo quanto si apprende, con altre cinque persone. I reati ipotizzati a vario titolo dagli inquirenti vanno dall’abuso d’ufficio, alla truffa e turbativa di gara. Ai tre nomi già noti – Felice Pisapia (ex direttore amministrativo della Asl Benevento), Michele Rossi (direttore generale Asl) e Mino Ventucci (direttore sanitario) – si sono aggiunti dunque i nomi dell’ex ministro Nunzia De Girolamo e da due suoi collaboratori, Luigi Barone e l’ex avvocato Giacomo Papa.
De Girolamo “Mai ricevuto informazioni di garanzia” – “Vengo a conoscenza, con la richiesta di proroga delle indagini, che sono all’attenzione della Procura della Repubblica fatti che mi riguarderebbero. Mai, invero, ho ricevuto informazioni di garanzia, e neanche è da ritenersi tale l’atto ora notificatomi. Sono assolutamente serena e fiduciosa dell’operato dei magistrati. La notifica della richiesta di proroga delle indagini preliminari è un atto dovuto, obbligatorio e comunque a garanzia dell’indagato. La richiesta di proroga riguarda numerose posizioni cosicché non è possibile stabilire quali indagini riguarderebbero la mia persona”. “Ma, in coscienza mi ritengo estranea a tutti i reati oggetto del procedimento. Comunque, dichiaro la mia piena disponibilità a fornire ogni chiarimento alla Procura della Repubblica, se sarà ritenuto utile. Spero, soprattutto, che i pubblici ministeri facciano luce al più presto su questa vicenda nella quale sono sicuramente persona offesa dei reati. Ho, infatti, tramite i miei legali, denunziato immediatamente alle competenti autorità tutte le violazioni commesse ai miei danni”.