Emergenza immigrazione, “la Libia può chiedere il sostegno dell’Onu”. Ad auspicarlo è il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un’intervista al Mattino di Napoli. “Il nuovo governo libico potrebbe favorire un’intesa tra quel Paese e l’Onu”, questa la proposta del ministro, secondo la quale “si potrebbe chiedere alla Libia di fare richiesta all’Unhcr di intervenire ad evitare tragedie ulteriori, magari aprire campi umanitari sotto il controllo dell’Onu”. Sull’immigrazione, ha chiarito Pinotti, “puntiamo, come ribadito dal premier, ad un’evoluzione della politica europea in materia, ma anche ad un diverso rapporto con la Libia”. Sul fronte europeo, continua la titolare della Difesa del governo Renzi, “c’è bisogno di più fondi comunitari in tema di immigrazione, anche per trasformare Frontex”, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri, che dal 2005 coordina il pattugliamento delle frontiere dell’Ue.
In merito alle relazione con Tripoli, il ministro sottolinea come il nuovo governo rappresenti un’occasione fondamentale: «c’è chi insiste a chiedere che gli immigrati vadano fermati prima della partenza, mandando aiuti. Ma, senza un interlocutore stabile in Libia, questa possibilità era nulla. Ora si aprono spiragli. Abbiamo da tempo un piano per rendere praticabile la collaborazione”, ha spiegato Pinotti. “L’eventualità di un maggior coinvolgimento internazionale non comporterà la fine dell’operazione Mare nostrum – assicura il ministro – continuerà, per il momento”. “Le politiche nel medio periodo coinvolgeranno Europa e Libia. Ora, finalmente, l’Europa ci ascolta. Il tema dei rifugiati è tema di tutta l’Europa” ha detto il ministro della Difesa che preannuncia ulteriori iniziative per l’emergenza sbarchi in Italia: “un fondo di 130 milioni e uno screening sulle caserme, per verificare la possibilità di utilizzarne qualcuna come centro di accoglienza” conclude Pinotti.
Carmela Adinolfi