Reddito di Inclusione: domanda e come richiederlo, decreto è in Gazzetta
Il decreto legislativo 147/2017, riguardante il reddito di inclusione, è ora in vigore. Pubblicato infatti in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 ottobre, sarà effettivamente operativo solo a partire da gennaio 2018.
Il reddito di inclusione – Rei – andrà a sostituire completamente Sia, il sostegno inclusione attiva, e Asdi, l’assegno di disoccupazione. Ma a quanto ammonterà la prestazione di contrasto alla povertà? Il valore del nuovo assegno avrà un valore mensile dai 187,50 ai 485,41 euro. Chiaramente la cifra cambierà in base ai componenti familiari.
Reddito di inclusione: requisiti e domanda per ottenerlo
Il Rei è un assegno pensato e predisposto per tutti coloro che si trovano in condizioni di povertà, ed ha l’obiettivo di far aderire le persone ad un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. L’obiettivo è l’affrancamento dalla condizione di povertà tramite appunto un beneficio economico e una componente di servizi alla persona.
Ecco quali sono i requisiti per ottenerlo:
- essere cittadini dell’Unione europea o familiari titolari del diritto di soggiorno, o del diritto di soggiorno permanente o cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue;
- essere residenti in Italia continuativamente da almeno due anni al momento della presentazione della domanda;
- avere un valore Isee in corso di validità non superiore ai 6mila euro;
- avere un valore Isre non superiore ai 3mila euro;
- essere in possesso di un patrimonio immobiliare – diverso dalla casa di abitazione – non superiore a 20 mila euro e di uno mobiliare non superiore ai 6mila euro (tale soglia può essere accresciuta di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo fino ad un massimo di 10mila euro);
- non si deve essere intestatari, o averne disponibilità, di veicoli – auto, moto, imbarcazioni – immatricolati nei 24 mesi antecedenti la richiesta del Rei;
- essere in presenza di un componente familiare minore di 18 anni, di una donna in stato accertato di gravidanza o di un lavoratore di età pari o superiore ai 55 anni che abbia subito un licenziamento – collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale – che abbia terminato, almeno da tre mesi, di percepire il sussidio di disoccupazione o sia disoccupato da almeno tre mesi;
Chiaramente, al fine di favorire la reintroduzione il Rei è compatibile con l’attività lavorativa, ma non con la fruizione contemporanea di altri sussidi.
Reddito di inclusione: dove si richiede?
Dal 1 dicembre del 2017 tutti coloro che ne posseggono i requisiti potranno richiedere il Rei recandosi presso appositi punti di accesso individuati dal comune e compilando il modulo predisposto dall’Inps.
Sarà proprio quest’ultima ad erogare mensilmente l’assegno tramite la “Carta Rei”. Con questa i beneficiari potranno acquistare tutti quei generi previsti dalla Carta acquisti e prelevare contanti entro il limite mensile della metà dell’assegno.