Rinnovo contratto statali e scuola: aumento stipendio presidi, via libera
Rinnovo contratto statali e scuola: aumento stipendio presidi, via libera.
Una Manovra light da 20 miliardi di euro complessivi. Nella Legge di Bilancio 2018 c’è posto anche per il rinnovo contratto statali e scuola. E sarà dato il via libera all’aumento stipendio dei presidi e dei professori. Nel suo complesso, la nuova Legge di Bilancio non sarà di certo rivoluzionaria. E la firma nero su bianco è arrivata seguendo le anticipazioni dei giorni scorsi sulle principali novità. Che corrispondono al blocco dell’aumento IVA; a cui va la maggior parte delle risorse. E al rinnovo del contratto statali bloccato ormai da anni. Senza considerare le misure per la lotta contro la povertà. E le agevolazioni per incentivare l’occupazione giovanile.
Rinnovo contratto statali e scuola: aumento stipendi dirigenti scolastici
Tra le misure inserite nella nuova Manovra Economica spicca dunque l’atteso aumento di 85 euro lordi mensili in busta paga per i dipendenti pubblici. Le risorse stanziate quest’anno sul tema saranno 1,6 miliardi di euro. Tra gli aumenti si annovera anche quello dei dirigenti scolastici, ovvero dei presidi, e dei professori. I salari dei primi saranno equiparati – ma gradualmente – a quelli dei dirigenti pubblici. Ma non finiscono qui le novità nel comparto scuola.
Il Governo ha voluto infatti riavvicinare il settore della Conoscenza a quello schieramento politico che negli ultimi anni è sembrato abbandonarlo. E sono da leggere anche in questo senso le risorse per un pacchetto che il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è riuscita a inserire nella Manovra. Così, per l’università figurano misure che permettono nuovi bandi di concorso per ricercatori universitari. Per quanto riguarda i professori, sempre rimanendo nell’ambiente universitario, sono stati sbloccati gli scatti stipendiali. Questi ultimi, però, dipenderanno molto dalla produttività scientifica dei soggetti.
Più in generale, saranno sbloccate anche nuove assunzioni, prevalentemente nel Personale Ata, con l’inserimento graduale di circa 6 mila bidelli nelle scuole italiani. Un numero che non corrisponde totalmente al fabbisogno esistente, ma che è visto come un inizio positivo.
Rinnovo contratto statali e non solo: le novità della Manovra in sintesi
Tra le altre misure incluse nella Manovra, una grande fetta se la mangia il blocco dell’aumento IVA fino al 2020. Rilanciate le misure della lotta contro la povertà, come il Reddito di Inclusione, con 600 milioni di euro in più. Ribadito anche il bonus cultura da 500 euro, dedicato stavolta ai ragazzi nati nel ’99. Come anticipato nei giorni scorsi, inoltre, si aggiungono anche le agevolazioni contributive per chi assume i giovani. I datori di lavoro che assumeranno nuovi giovani potranno approfittare dello sgravio contributivo del 50% per tre anni, ma solo se l’assunzione avviene a tempo indeterminato. Per quanto riguarda l’età, non ci sono ancora i dettagli, ma secondo le ultime indiscrezioni potrebbe essere sotto i 35 anni (per il primo anno). Prorogata infine anche la Nuova Sabatini, ovvero la promozione delle Pmi, nel quadro di rilancio degli investimenti legati al piano Industria 4.0.