Spannabis 2017: una finestra sulle prospettive della cannabis

Pubblicato il 17 Ottobre 2017 alle 23:15 Autore: Alessandro Faggiano
spannabis 2017 cannabis

Spannabis 2017: una finestra sulle prospettive della cannabis

Una 3 giorni dedicata alla canapa e alla cannabis. Uno degli eventi più importanti sul tema si è svolta – dopo 14 edizioni tenute a Barcellona – nella capitale spagnola, Madrid. Una expo sulla cannabis e sulla canapa, in tutte le sue sfaccettature. Centinaia di stand; decine di conferenze; musica dal vivo. La tre giorni madrileña dedicata alla cannabis si è conclusa lasciando alle spalle uno strascico di polemiche da parte del settore più conservatore della società.  Vi presentiamo il reportage esclusivo del Termometro, accreditato come mezzo di comunicazione internazionale.

Spannabis 2017: l’eterno ritorno del discorso sulla cannabis

Il tema “cannabis” è tra i grandi tabù della società italiana. Un argomento che, ogni tot di mesi, finisce per sollevare un dibattito senza capo né coda. Impossibile polarizzare le opinioni semplicemente tra i “pro” e i “contro”. Non tutti i favorevoli sono di sinistra, come non tutti i contrari sono di destra. Di mezzo, argomenti morali; etici; salutistici; economici. Si relazionano e si mescolano, creando un ventaglio di opinioni contrapposte, non derivate unicamente dall’ideologia. Per quanto riguarda il discorso sulla marijuana, gran parte dell’apertura della Spagna va ricercato in un presupposto storico.

A differenza del nostro Paese, la Spagna si dimostra più aperta al dialogo. L’ancoraggio a imperativi morali non è per nulla solido: 40 anni di dittatura franchista – terminate nel periodo del “boom” delle droghe e delle nuove tendenze in Occidente – hanno eradicato (almeno parzialmente) i dogmi morali dettati dalle credenze religiose. Non è un caso, quindi, che il Paese iberico accolga – da anni – questa manifestazione di rilevanza mondiale, per portare alla luce le nuove scoperte e le ultime evoluzioni nel campo della cannabis.

Spannabis 2017: la prima giornata, dedicata al valore medicinale della cannabis

La prima delle tre giornate di Spannabis si è incentrata sul valore medicinale della cannabis. Il principale principio attivo dagli effetti medicinali è il CBD, uno dei componenti non psicotropi della pianta. Nel complesso, ogni pianta di marijuana (la pianta femmina della canapa) contiene oltre 400 principi attivi. Ciò nonostante, i più conosciuti sono il ben noto THC (principale molecola responsabile dell’alterazione psichica) e, per l’appunto, il CBD. Negli ultimi anni, con la progressiva facilitazione dell’utilizzo di cannabis per uso terapeutico, sono aumentati sia gli studi scientifici sul tema, sia si sono ampliati gli sforzi delle farm per produrre piante con un alto contenuto di CBD.

Nella prima giornata, quindi, si è parlato degli ultimi sviluppi della ricerca che relazioniano gli effetti benefici del CBD nella terapia contro alcuni tipi di cancro e nel contrasto a determinate malattie neuronali. Si è parlato, inoltre, dell’uso responsabile della cannabis e dei rischi legati sia all’uso che all’abuso della sostanza. L’ Osservatorio spagnolo di cannabis medicinale ha presentato un report che dovrebbe essere disponibile e scaricabile nel giro di pochi giorni.

Spannabis 2017 cannabis medicinal

Spannabis 2017: l’economia e la cannabis, un binomio vincente?

La seconda giornata di Spannabis si concentra sulla sfera legale e sull’impatto economico della canapa e dei suoi derivati. Il discorso è certamente di grande interesse, sia per i “pro” che per i “contro”. In particolare, si è discusso della regolarizzazione del mercato dei cannabinoidi. Impossibile non sottoporre l’esempio di alcuni Stati americani, in primis il Colorado. Una regolarizzazione che ha fatto rientrare molti più soldi del previsto e che ha permesso di ridurre la pressione fiscale.

Nella conferenza, non si rimarca l’importanza della sottrazione di risorse a organizzazioni criminali, in quanto – almeno per quanto riguarda la marijuana – il mercato non è dominato da pochi gruppi. Si tratta, piuttosto, di un sistema fortemente concorrenziale (per quanto illegale) dovuto alla facilità di produrre nella propria proprietà.

Differenze tra legislazione spagnola e italiana

In Spagna, la vendita è, di per sè, proibita. Tuttavia, la normativa è decisamente flessibile. La coltivazione ad uso personale è permessa ed è stabilita, generalmente, con il limite di due piante a persona. Inoltre, si può possedere fino a 75 grammi di marijuana (medicinale o non) senza cadere nella sanzione amministrativa. Discorso diverso, invece, per il suo utilizzo in luoghi pubblici. Indipendentemente dalla quantità trovata, la sanzione amministrativa può raggiungere le migliaia di euro e compromettere l’individuo a sottoporsi a un ciclo di sedute dallo psicologo.

In Italia, il dibattito sembra essersi nuovamente chiuso, dopo aver rimandato indietro il disegno di legge su legalizzazione e regolamentazione della cannabis. Nel nostro Paese, non sono previste ammende economiche per l’uso personale e fino a un quantitativo moderato (5 grammi). Inoltre, si segnalano dei passi in avanti riguardo l’utilizzo della sostanza per fini terapeutici. La normativa in merito alla coltivazione ad uso personale è decisamente poco chiara, e si fonda su criteri non perfettamente definibili o conoscibili. QUI, potete trovare una lunga ed esaustiva analisi del percorso interpretativo sulla coltivazione di cannabis a uso personale.

Gli stand di Spannabis 2017

Tutto ciò che sia relazionato alla canapa o alla cannabis aveva uno spazio all’interno del Pabellon de Cristal, struttura che ha ospitato la prima edizione madrilena di Spannabis. La gran parte di questi era direttamente collegato alla coltivazione delle piante di marijuana.

Almeno una 20ina di stand sono presi dalle farm, le imprese – piccole, medie e grandi – che puntano sulla produzione di semi. Erano presenti sia i marchi internazionali, si piccoli grow shop di Madrid e del territorio spagnolo. Risalta l’importanza data alle piante con alto contenuto di CBD, propriamente terapeutiche.

Ampio spazio anche per produttori di cibi e bevande a base di canapa, alimento che, di per se, contiene un elevato contenuto proteico. Si propongono barrette di cioccolato; birre a base di malto e canapa; farina di canapa; dolci e biscotti ad alto contenuto di CBD; olio da condimento, sempre ricco di CBD e con THC praticamente nullo. In aggiunta, una delle tante conferenze proposte durante Spannabis riguardava la cocina cannábica.

Spannabis 2017

Molti posti anche per le imprese produttrici delle grow (struttura utilizzata per la coltivazione interna) e per imprese di fertilizzanti. Queste ultime disponevano degli spazi più ampi e con accesso limitato al pubblico, puntando prevalentemente alla ricerca di collaborazioni con altre imprese.

Infine, non potevano mancare dei banchi politici. Tra questi, spiccava il nome di Podemos (unico partito rappresentato a Spannabis, nonostante si trattasse di uno dei collettivi civici della formazione viola).

podemos cannábico

Spannabis 2017 chiude tra arte, musica e cultura

Nella giornata conclusiva di Spannabis, si è lasciato ampio spazio all’arte, alla musica e alla cultura relazionata alla cannabis. Tra gli artisti di spicco, si rileva l’incredibile Señor Markusen, un “one-man band” che ha lasciato i visitanti a bocca aperta. Menzione di rilievo anche per i Dub Engine, tra i massimi esponenti del reggae e della musica dub nella penisola iberica.

Nella terza e ultima giornata di Spannabis si è approfondita la possibile evoluzione dela normativa sulla cannabis, sia a livello statale che europeo, e mentre gli oratori si alternavano nello spazio adibito alle conferenze, lo spazio esterno si animava con una moltitudine di persone coinvolte nel momento musicale e artistico. Il vero leit motiv dell’expo è stata la generalizzata dicotomia: tra cannabis a scopo ricreativo e cannabis a scopo medicinale; il momento sociale e quello economico; la reflexión e la diversión. Spannabis 2017 si è presentata così, mostrando tutti i lati del mondo dei cannabinoidi, senza inciampare in moralismi (tanto dei “pro” che dei “contro”) e clichè già conosciuti.

spannabis 2017 cannabis art

Un mondo di professionisti respinto al confine e le opportunità non coltivate

Soffermandosi sull’aspetto puramente economico e lavorativo, Spannabis 2017 dimostra – in maniera evidente, attraverso il gran numero di stand allestiti per l’occasione e con la presenza di oltre 500 professionisti – come il mercato della cannabis abbia un potenziale economico e lavorativo estremamente elevato. In “soldoni”, la chiusura normativa sulla cannabis forza un gran numero di investitori (italiani e non) a cercare fortuna al di fuori dei confini nazionali. Migliaia e migliaia di posti di lavoro in potenza – nel settore agrario; nella logistica; nei laboratori di ricerca e nei punti vendita autorizzati – impossibilitati a concretizzarsi. Infine, le potenzialità legate alla crescita del turismo (anche qui, direttamente legato al mercato del lavoro).

Tante opportunità legate alla regolarizzazione del mercato e dell’uso della cannabis sono, così, destinate ad altri Paesi che hanno demistificato l’utilizzo della marijuana, attraverso una decostruzione del suo simbolismo: dallo slegamento della correlazione tra determinati settori sociali e l’uso della sostanza; dalla diffusa informazione sugli effetti – positivi e negativi – della cannabis; attraverso una presa di coscienza dei rischi legati alla diffusione della marijuana nel mercato nero; dal calcolo puramente economico su costi e benefici dello sdoganamento normativo della cannabis. Opportunità già colte da altri Paesi, ma non ancora “coltivate” in Italia.

Alessandro Faggiano

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

ISCRIVITI AL NOSTRO FORUM CLICCANDO SU QUESTO LINK

 

 

 

 

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
Tutti gli articoli di Alessandro Faggiano →