Rosatellum: nuova legge elettorale spiegata in dettaglio, la guida
Rosatellum: nuova legge elettorale spiegata in dettaglio, la guida
La nuova legge elettorale “Rosatellum”, approvata dalla Camera dei Deputati, è adesso stata trasferita in seno al Senato presso il quale, ora, si trova in attesa di votazione.
Rosatellum: Cosa prevede.
Innanzitutto coniuga due sistemi di elezione: il maggioritario ed il proporzionale. Anche se il sistema utilizzato è lo stesso in seno all’intero Parlamento, vi sono delle differenze in ordine all’elezione dei deputati e dei senatori.
Si procederà così all’assegnazione dei seggi. 1/3 di collegi uninominali, in cui ogni partito o coalizione presenterà un solo candidato. Rispettivamente i 232 deputati ed i 109 senatori che riceveranno il maggior numero di voti, anche solo uno in più di chi li succede, otterranno direttamente il seggio in Camera ed in Senato applicandosi, sostanzialmente, il sistema maggioritario.
I restanti 2/3 si ripartono in seggi plurinominali. Qui ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati. I seggi in questo caso verranno assegnati, in osservanza del sistema proporzionale, in proporzione ai voti ottenuti da ciascun partito o coalizione. Non sarà, inoltre, possibile esprimere un voto disgiunto.
Ogni persona potrà, quindi, esprimere un solo voto. Questo andrà al candidato del suo collegio, per la quota maggioritaria; alla lista di cui egli fa parte, per la quota proporzionale.
Rosatellum: Clausola di sbarramento.
Per il partito che si presenta autonomamente la clausola di sbarramento sarà al 3%. Per le coalizioni, invece, la soglia si alza al 10%. Ciò significa che se, rispettivamente, il partito singolo o la coalizione non otterranno il 3% o il 10% del totale dei voti ottenuti su base nazionale, nessuno dei loro candidati potrà essere eletto.
Forse può interessarti: Rosatellum, M5S: “Questa legge elettorale è una mondezza
Rosatellum: Pluricandidature, circoscrizioni estere e quote rosa
Ogni candidato potrà presentarsi in 5 collegi plurinominali, per i quali quindi vale il sistema proporzionale, ma esclusivamente in un solo collegio uninominale. I seggi, poi, assegnati alle circoscrizioni estere saranno per la Camera 12 e per il Senato 6. E’ previsto, inoltre, un riparto equo, all’interno dei listini fra candidati di sesso maschie e femminile. E’ infatti vietato che all’interno di uno stesso listino vi sia più del 60% di candidati dello stesso sesso.