Ora solare 2017, cambio a ottobre: quando avviene e a che ora

Pubblicato il 19 Ottobre 2017 alle 13:20 Autore: Giulia Angeletti
ora solare

Ora solare 2017, cambio a ottobre: quando avviene e a che ora

Anche quest’anno è in arrivo il fatidico giorno in cui passeremo nuovamente all’ora solare. E come tutti gli anni gioiremo all’idea di dormire un’ora in più, ma saremo tristi nel vedere la luce andar via a metà pomeriggio. Ma quando dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro? Per l’esattezza nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando scatteranno le 3.

Diremo dunque addio – ma solo per alcuni mesi – ai lunghi pomeriggi estivi per lasciar spazio a delle mattine luminose, in cui il sole sorgerà prestissimo. Saranno contenti nuovamente i più mattutini, ma non i metereopatici, che dovranno fare i conti con giornate più corte e buie. Bentornata tristezza, diranno.

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Ora solare e ora legale: la storia

Ma quando è stata la prima volta in cui è entrata in vigore l’alternanza ora legale/solare in Italia? L’ora legale fu introdotta per legge nel 1916; la sua durata è stata modificata per diversi anni e soltanto nel 1996 è stato stabilito permanesse per 7 mesi l’anno. Anche i giorni per l’entrata in vigore hanno spesso subito modifiche finché oggi abbiamo una regola ben precisa: l’ora solare scatta l’ultima domenica di marzo, quella legale invece l’ultima di ottobre.

Questo sistema, utile a risparmiare corrente elettrica sfruttando un’ora in più di sole al giorno, viene utilizzato in tutta l’Unione europea, ma anche nei Paesi dell’Est e in Svizzera. Tale esigenza iniziò a manifestarsi nell’era della rivoluzione industriale, quando era necessario sia produrre durante tutto l’arco della giornata che stabilire gli orari di lavoro per gli operai. Ma di chi fu l’iniziativa? Prima di Benjamin Franklin, il noto inventore del parafulmine, che nel 1784 iniziò a parlarne sul quotidiano francese Journal de Paris.

“Early to bed and early to rise, makes a man healty, wealthy and wise” diceva infatti proprio Franklin, cioè “Presto a letto e presto alzato, fan l’uomo sano, ricco e fortunato”. In seguito poi, con lo scoppio della Grande Guerra, l’esigenza di risparmiare si fece ancora più forte e la Camera dei Comuni a Londra approvò nel 1916 il British Summer Time. Una nuova proposta di orario estivo ci fu poi con la Seconda guerra mondiale e infine, negli anni ’90, l’Europa stabilì un calendario comune.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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