Rinnovo contratto statali: Cgil contro la Madia, salta l’intesa?
Si è creato ancora un polverone sul tema del rinnovo contratto statali. Stavolta, al centro delle discussioni, un fraintendimento, rinforzato da parole al vetriolo. E poi dai chiarimenti del ministro. Sotto accusa i rumors e le indiscrezioni di cui si vocifera sui media online questi giorni. Ma la realtà, per il ministro della Pubblica Amministrazione, è altra cosa. Inoltre, il ministro Madia è ancora al centro dell’attenzione dopo l’interessante intervista rilasciata al Messaggero. In cui mette nero su bianco su alcuni punti e non lascia spazio ad altre speranze.
Rinnovo contratto statali: scontro Cgil-Madia
Sul tema dei permessi per malattia mutati con la riforma della Pubblica Amministrazione, la sindacalista Cgil Micol Tuzi ci è andata giù pesante su Facebook. La polemica verte sul fatto di dover dimostrare la malattia grave da parte del dipendente che si assenta dal posto di lavoro. La Tuzi aveva scritto: “Il male non si augura a nessuno, ma porca miseria. Un po’ di chemio anche a te, giusto da farti capire come si sta. Da farti perdere un po’ di capelli. Poi guarisci, eh… Ma provare, forse, ti farebbe smettere di partorire aberrazioni come queste!”
Obiettivo del messaggio era proprio il ministro Madia, ritratta in una foto accanto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Era quella la foto di un articolo il cui titolo citava una frase del ministro: “Chi fa la chemio, dovrà dimostrare di stare male”. L’articolo però era pieno di inesattezze e la sindacalista e pedagoga bolognese ci è cascata.
Rinnovo contratto statali: nuovo incontro Cgil-Madia?
Tant’è che poco dopo si è scusata, sempre sul suo profilo Facebook. Affermando di aver scoperto che l’articolo era una fake news, e quindi scusandosi con le ministre. E concludendo: “Chi è affetto da gravi patologie non deve avere l’onere di dimostrare niente più del suo stato di malattia per avere accesso al diritto al riposo e alla cura”.
Infine il ministro Madia ha scritto su Twitter di voler incontrare presto Susanna Camusso e Micol Tuzi per spiegare loro come il nuovo contratto aumenti le tutele dei malati oncologici.
Tra l’altro, come scritto la scorsa estate, i permessi per malattia sono rivoluzionati anche a tutela dei malati gravi. “Con l’atto di indirizzo diciamo che deve esistere una garanzia in più”, aveva commentato il ministro. “Devono esserci giorni nei quali è possibile assentarsi a causa degli effetti collaterali di alcune terapie. Senza che queste assenze vengano conteggiate nel monte massimo di assenze consentito dai contratti, come invece accade oggi”.
Rinnovo contratto statali: ultime notizie, le parole di Madia
In un’intervista rilasciata al Messaggero, il ministro Marianna Madia parla a tutto tondo della nuova manovra. E dell’ira della Cgil, che minaccia lo sciopero generale. “Mi risulta strano uno sciopero contro questa manovra che rinnova il contratto di lavoro a quasi tre milioni e mezzo di lavoratori tutelando i redditi più bassi”.
Sulla sterilizzazione degli 80 euro, Madia parla chiaro: “Sarà un impegno contrattuale. È una decisione presa dal governo come parte datoriale”. Che per il settore privato, dipenderà tutto dai datori di lavoro. “La struttura degli 80 euro non sarà cambiata”, ha infatti precisato.
Inoltre l’aumento sarà di 85 euro (lordi) al mese. Su questo punto il ministro ha confermato l’impegno assunto il 30 novembre. Quindi, nessun soldo in più. Ma con la possibilità di riavvicinare gli stipendi dei presidi a quelli degli altri dirigenti della PA. E gli aumenti in busta paga “partiranno dal prossimo anno”.