Riforma pensioni, ultimissime: Ape, arriva la proroga.
Ape volontaria sbloccata. Dopo silenzi e ritardi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che di fatto sancisce le regole attorno all’anticipo pensionistico volontario. Che potrà essere usato solo a partire dall’anno prossimo. Nel decreto si leggono le principali novità riguardanti l’Ape volontaria, che compensa l’ingarbugliamento creatosi attorno all’Ape Social. Dal decreto si notano però ancora alcune mancanze. Come gli accordi quadro con Abi e Ania e le disposizioni Inps. Per colpa di questi ritardi, nella Legge di Bilancio, come riporta Adnkronos, fa rumore una piccola postilla che anticipa la possibile proroga di 1 anno dell’Ape volontaria.
Riforma pensioni, Ape volontaria prorogata di 1 anno?
Sull’Ape Social ancora non è possibile sapere se a essa toccherà lo stesso destino. Ma sull’Ape volontaria c’è una nota nella Legge di Bilancio che mette nero su bianco la novità. Come anticipato da Adnkronos e riferito anche dal Tg1, nella bozza della Legge si evidenzia il seguente rimando. “Le parole ‘fino al 31 dicembre 2018’ sono sostituite con ‘fino al 31 dicembre 2019’”.
Riforma pensioni, Ape volontaria: requisiti
Dalle novità riguardanti l’Ape volontaria, spiccano quelle relative ai requisiti. Restano vivi i limiti di età e periodo contributivo. Infatti, per accedere all’Ape bisognerà avere almeno 63 anni di età e 20 anni di contributo, con un assegno pari a minimo 1,4 volte quello minimo. A questi requisiti già noti, si aggiungono alcune precisazioni. L’accesso all’Ape potrà essere effettuato solo se si è almeno a 3 anni e 7 mesi dalla pensioni. Un periodo quest’ultimo variabile in base all’aumento delle aspettative di vita.
Chi può richiedere l’Ape volontaria? Lavoratori dipendenti pubblici e privati, lavoratori autonomi e iscritti alla Gestione Separata. Non possono richiederla i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Riforma pensioni, Ape volontaria: domanda di presentazione
La domanda di presentazione per la richiesta di accesso all’Ape si risolve in alcuni step. Il primo riguarda il modello da inviare all’Inps. L’istituto poi impiegherà almeno 60 giorni, entro i quali accetterà o rifiuterà la richiesta. In caso di accettazione, il lavoratore sarà chiamato a presentare la domanda vera e propria all’Istituto previdenziale, assieme alla domanda per la pensione di vecchiaia. Nella domanda saranno inseriti la quota dell’anticipo richiesto. La proposta del contratto di finanziamento. E l’assicurazione in caso di morte anticipata. L’Inps inoltrerà così la domanda alla compagnia di assicurazione e alla banca, dalle quali si dovrà attendere la risposta finale. Qualora la domanda venga accettata, ne sarà data comunicazione sul portale dell’Inps.