Renzi su Bankitalia annuncia: “Gentiloni sapeva ed era d’accordo’
Renzi: verso le elezioni politiche
Prendere le distanze dal governo, a prescindere dal ciò che deciderà Gentiloni. Lo sguardo di Renzi è già alle elezioni di primavera. La prerogativa è risanare la frattura con i propri elettori dopo scissioni e delusioni varie. E intercettare il malcontento dei cittadini contro banche e poteri forti è sicuramente un terreno fertile. Con la campagna elettorale alle porte, Renzi sta cercando di sincronizzarsi con il malcontento popolare.
Renzi: scontro nel Pd
“Non capisco questo putiferio. Il principio che “chi ha sbagliato paghi” sulle banche non si può dividere il Pd: la sinistra sta con i risparmiatori non con i salotti buoni”. Così l’ex sindaco di Firenze contro chi – dentro e fuori dal partito – critica il suo atteggiamento e la pugnalata alla spalle ai danni del presidente del Consiglio. I retroscena poi indicano proprio Maria Elena Boschi come l’esecutrice materiale della congiura che si è abbattuta su Gentiloni. Una vendetta personale, gridano in tanti. Sono molti poi i personaggi di primo piano – come l’ex segretario del Pd Walter Veltroni e Romani Prodi – a criticare l’operato di Renzi.
Renzi: Berlusconi d’accordo con il Pd
Strappare un argomento buono per le elezioni a Lega, Movimento 5 Stelle e Lega. “Certamente – si è affrettato a dichiarare il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi – non ha svolto il controllo che ci si aspettava”. La mossa di Renzi ha come scopo preciso quello di arginare uno degli argomenti più cari ai 5 Stelle. Il suo però è un doppio salto mortale, poiché quando era al governo ha difeso a spada tratta l’operato di Bankitalia.
Renzi: economisti contro il segretario
L’autonomia di Bankitalia non significa necessariamente riconfermare Visco. E Gentiloni vuole mantenere il suo ruolo (imparziale?) di presidente del Consiglio. Intanto, sono 46 gli economisti italiani che hanno deciso di sottoscrivere un appello per ribadire l’indipendenza del Governatore della Banca d’Italia, che dovrebbe avere un ruolo di vigilanza sugli altri istituti bancari. In questi giorni, però, è già partito il totonomine: il pole ci sarebbero il direttore generale Salvatore Rossi (gradito a Renzi) e quello del vice Fabio Panetta.