Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, anti missili attivati
Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, anti missili attivati
Gli Usa sono “totalmente preparati” a rispondere alle minacce dei nordcoreani. Così ha detto il Presidente americano Donald Trump intervistato dalla Fox. “Siamo preparati quanto non riusciresti a crederci”. “Restereste sconvolti se vedeste quanto siamo preparati nel caso ne avessimo bisogno” ha calcato la mano Trump. Alludendo alla possibilità di una guerra Trump è stato altrettanto vago: “Sarebbe bello non doverlo fare? La risposta è sì”; “Cosa accadrà? Nessuno può saperlo”.
Nel corso della stessa intervista Trump ha tenuto a sottolineare il suo “eccezionale rapporto” con il Presidente cinese Xi Jinping. “Lui è per la Cina, io per gli Usa” ha detto; precisando come l’appoggio di Pechino sulle sanzioni sia stato fondamentale.
Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, anti missili attivati
Risale al mese scorso la decisione cinese di limitare i rapporti commerciali con il regime di Kim Jong Un. In conformità alle sanzioni Onu sono stati limitati gli scambi di tessuti, frutti di mare e prodotti petroliferi; tutti elementi chiave per l’economia di Pyongyang. Inoltre, Jinping ha ordinato agli istituti finanziari di non continuare a fare affari con clienti nordcoreani.
Secondo dei dati riportati da Reuters, importazioni ed esportazioni tra i due paesi sono calate a picco a settembre rispetto al mese precedente. Le esportazioni cinesi verso la Corea sono scese da quasi 316 milioni di dollari fino a poco più di 266 milioni di dollari. Invece, il valore delle importazioni dalla Cina è passato da circa 288 milioni di dollari a 145,82 milioni di dollari.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha chiarito in queste ore che le sanzioni internazionali continueranno a essere implementate. Tuttavia, la Cina non attuerà delle iniziative che potrebbero danneggiare la popolazione civile ha poi sottolineato. Quindi, ne continuerà a garantire il sostentamento. Insomma, Pechino non vuole una “crisi umanitaria” ai propri confini. Se Trump vuole destabilizzare il regime nordcoreano dovrà fare, innanzitutto, i conti con questa realtà.