Rosatellum bis: oggi in aula al Senato, tensioni su voto di fiducia
Iniziano oggi, in aula a Palazzo Madama, le votazioni sulla legge elettorale, il noto Rosatellum bis. Ieri il testo è passato all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato ed ha ottenuto il via libera tra le proteste di Mdp, M5s e Si. Le forze politiche che si oppongono al Rosatellum hanno infatti visto la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati e hanno così abbandonato l’aula.
Rosatellum bis, ipotesi nuova fiducia
Come per quanto ha riguardato il voto nell’aula di Montecitorio, anche al Senato l’ipotesi del voto di fiducia si fa strada tra le proteste delle opposizioni. La ragione è sempre la stessa, cioè la prospettiva del voto segreto su molti degli emendamenti presentati; e questa volta è stato richiesto persino dal Movimento 5 Stelle, da sempre ostile alla pratica del voto segreto.
“In emergenza democratica ricorriamo a tutti i mezzi per opporci”, ha detto il pentastellato Giovanni Endrizzi. Infatti ieri, già prima della seduta in Commissione, il sottosegretario Luciano Pizzetti aveva parlato di fiducia come “legittima difesa” all’ostruzionismo delle minoranze. Ma per la senatrice Cecilia Guerra si parla di una “scusa”, conveniente a blindare il testo della legge e ad evitare la discussione. In effetti ieri la discussione è finita prima di cominciare, quando il relatore di Ap Salvatore Torrisi ha bocciato tutte le proposte di modifica di M5s, Mdp e Si che, come già accennato, hanno abbandonato l’aula della Commissione.
“Non daremo l’alibi alla maggioranza di sostenere che in Commissione si è proceduto in maniera regolare”, ha commentato Doris Lo Moro di Mdp. Duro anche il commento del coordinatore Roberto Speranza, che ai microfoni di Radio Capital ha commentato “L’eventuale fiducia sulla legge elettorale non sarà l’ultimo voto di questa legislatura ma il primo della prossima; vorrà dire che avremo le larghe intese Fi-Pd. Io chiedo al Pd di fermarsi”.