Concorso dirigenti scolastici: bando lontano, Lega Nord chiede celerità
Concorso dirigenti scolastici: bando lontano, Lega Nord chiede celerità
È entrata a gamba tesa sul prossimo concorso per i presidi Elisabetta Corvino. Per la referente del Comitato Concorso Ds 2011 – “Diversi davanti alla legge” il prossimo concorso rappresenta un’altra “vergogna italiana” dopo la selezione del 2011 che è stata la più contestata della storia della scuola. Infatti, ai ricorsi si è sommato, in Sicilia e Campania, il rinvio a giudizio per falso e abuso d’ufficio dei membri delle commissioni. Ora, il ministro Fedeli torna a bandire un nuovo concorso senza tenere conto dei contenziosi ancora aperti; senza curarsi dell’ordinanza del Consiglio di Stato che ha espresso dei dubbi sulla costituzionalità dell’esclusione dei ricorrenti del 2011; senza preoccuparsi di riservare una quota posti a chi dovesse vincere il ricorso.
Concorso dirigenti scolastici: bando lontano, Lega Nord chiede celerità
Intanto, il responsabile Istruzione della Lega Nord Mario Pittoni continua a chiedere di “velocizzare l’iter”. L’Obiettivo è di riuscire a “coprire già dall’anno scolastico 2018/2019 i buchi del settore”. Dunque, Pittoni ha aderito all’iniziativa promossa dai sindacati il 23 ottobre per presentare la difficile situazione in cui versa la categoria.
Lui stesso ha raccontato di aver “inoltrato personalmente al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli la richiesta di un accorciamento dei tempi del concorso”. Ciò per “garantire la disponibilità di nuovo personale già nel 2018”. Invece, “il Regolamento va addirittura in direzione opposta”. Infatti, “accogliendo un invito non vincolante del Consiglio di Stato; dopo la conclusione del tirocinio (quattro mesi) i candidati, per poter accedere al colloquio finale, dovranno sostenere anche una prova a carattere tecnico-pratico sulle materie oggetto dei moduli formativi; presentando alla fine una relazione scritta sull’attività svolta nel tirocinio. Risultato: nell’anno scolastico 2018/2019 le scuole disporranno a malapena della metà dei presidi necessari a garantire il servizio”.
