Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, passa La7. Nota della Rai: “nel ringraziarlo per il lavoro svolto, gli porge i migliori auguri per il suo futuro professionale”. Floris abbandona la conduzione di Ballarò dopo 12 anni. Le parole di Giovanni Floris: “Ringrazio la Rai e Ballarò cui devo tutto, perché in questi lunghi anni mi hanno formato e dato fiducia. Rimettersi in gioco è salutare”. “Sono un uomo fortunato. Dal lavoro ho avuto enormi soddisfazioni. Mi impegnerò per far sempre meglio nella convinzione che rimettersi in gioco sia salutare e giusto, anche per riguardo al pubblico che mi ha sempre seguito e sostenuto”.
Contratto Floris: da quanto si apprende Floris percepirà 4 milioni di euro in tre anni mentre la Rai aveva prospettato, sempre per tre anni, 1,8 milioni di euro.
Non manca chi fa ironia sul passaggio di Floris dalla Rai a La7 addebitando la scelta al fattore economico. Ecco il tweet di Pinuccio.
4 milioni in tre anni. #Floris ha dichiarato: è bello rimettersi in gioco. il suo direttore di banca ha dichiarato: mi piace questo gioco
— Pinuccio (@Pinucciotwit) 3 Luglio 2014
Mentana: “Floris è un uomo che ha mercato e chi lo prende fa un investimento nel proprio interesse, non un’opera pia. È insensato aprire una polemica sui soldi, nessun editore è un filantropo”. Il direttore del TgLa7 interviene così sul contratto offerto dalla rete di Urbano Cairo al conduttore di Ballarò e sottolinea: “Saremmo tutti contenti dell’arrivo di Floris, con Santoro è una delle figure di punta sull’informazione”. “Non solo sarebbe l’arrivo di un numero uno, ma il martedì sera avendo noi un pubblico contiguo con Rai3 si passerebbe da uno stadio vuoto e uno pieno, ad uno stadio pieno davanti a uno che dovrebbe trovare un nuovo modo di riempirsi. Sarebbe un bel colpo per l’azienda”. Il brand di Ballarò, continua Mentana “resta alla Rai, ma credo che sarà difficile sostituire Floris così come non è stato sostituito Santoro”. Infine, Mentana parla della situazione di Viale Mazzini: “Il punto non è l’impoverimento della Rai, ma la Rai che accetta di essere sottomessa alla politica. Fino a quando accetterà di rispondere alla politica nessuno si potrà dolere di quanto accade”