Cronaca ultime notizie: Fortuna Loffredo, nonno coinvolto in prostituzione
È stato scoperto in provincia di Caserta l’ennesimo caso di sfruttamento della prostituzione. I carabinieri di Casagiove hanno disposto i domiliciari per le tre persone attualmente sotto accusa.
Tra loro ci sarebbe, secondo le prime indiscrezioni, anche Vincenzo Guardato, nonno della piccola Fortuna Loffredo; la bambina di 6 anni di Caivano che nel giugno 2014 venne scaraventata giù dall’ottavo piano del suo palazzo. Fortuna, qualche mese prima, aveva denunciato il suo assassino per una serie di abusi di sessuali commessi nei suoi confronti; questo il movente dell’omicidio. Il cinquantenne, suo vicino di casa, si trova attualmente in carcere.
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Cronaca ultime notizie: una vera e propria associazione a delinquere
Gli altri due protagonisti della vicenda sono Antonietta Zuppa e Luigi Romano, ritenuti i veri promotori dell’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione.
In seguito alle prime indagini è emerso che tra Caserta, Casapulla e San Nicola la Strada, sono state ritrovate abitazioni che venivano affittate a prostitute e trans; naturalmente a prezzo maggiorato.
Ognuno dei tre indagati aveva un compito ben preciso nell’associazione.
Tramite annunci sul web, Antonietta Zuppa individuava le abitazioni da affittare, facendo intestare i contratti a dei prestanome, a volte ignari del giro di prostituzione minorile.
Vincenzo Guardato si interessava prevalentemente della gestione degli appartamenti e degli approvvigionamenti.
Romano, infine, si occupava degli annunci sul web, in particolare sul sito internet “bakekaincontri”. Tutti i movimenti economici erano regolarmente registrati sulle sue carte di credito e, proprio grazie al sequestro di queste ultime, i carabinieri sono riusciti ad incastrarli.
Cronaca ultime notizie: le indagini dei carabinieri
Dalle indagini è inoltre emerso che alcuni proprietari degli immobili erano a conoscenza delle attività clandestine che si svolgevano nelle loro abitazioni, ma tacevano con complicità.
L’attività investigativa ha preso il via lo scorso mese di gennaio. Dopo un controllo in una casa di appuntamenti a Casagiove, infatti, una prostituta è stata posta sotto interrogatorio e, dopo alcune ore, ha confessato tutto agli inquirenti.
Maria Iemmino Pellegrino