Pensioni ultime notizie: età pensionabile, Damiano ‘blocco è sostenibile’
Pensioni ultime notizie: età pensionabile, Damiano ‘blocco è sostenibile’
Cesare Damiano torna a parlare di pensioni e nello specifico dell’aumento di età pensionabile previsto dal 2019. L’Istat ha ufficializzato l’aumento dell’aspettativa di vita e di conseguenza il meccanismo sancito dalla Legge Fornero entrerà in vigore tra poco più di un anno. Ma l’ex Ministro del lavoro non si arrende e rilancia la sua opinione a riguardo. Secondo lui Governo e Ragioneria Generale dello Stato si sbagliano quando affermano che non ci sono le risorse per il blocco. Bisogna assolutamente fare qualcosa e scongiurare lo scatto almeno per le categorie maggiormente penalizzate.
Pensioni ultime notizie: età pensionabile, fondi non c’entrano
Per quanto riguarda i soldi che servono per coprire lo stop l’opinione di Damiano è chiara. “Al contrario di quanto sostiene per il momento il governo, non è affatto necessaria una copertura in bilancio 2018 di 1,2 miliardi di euro. Perché l’incremento di cinque mesi come ha notato Renzi partirebbe nel 2019. Il Bilancio dello Stato per il 2018 non è dunque interessato da questo punto”.
Pensioni ultime notizie: Damiano, troppe resistenze
Nonostante questo aspetto restano alte le barricate di Governo e Ragioneria Generale dello Stato per interrompere di qualche mese il meccanismo. “A fronte di una diffusa condivisione del principio di sospendere temporaneamente l’automatismo che accomuna forze politiche e sindacali; resta da ‘scalare’ l’opposizione espressa dal governo, dalla presidenza dell’lnps e dalla Ragioneria Generale dello Stato in merito alla sostenibilità dello stop all’automatismo”.
Pensioni ultime notizie: nessuna rivoluzione
“Riteniamo indispensabile intervenire con urgenza sugli elementi di rigidità della legislazione vigente. Per cui proponiamo un intervento immediato e strutturale di sospensione o di rinvio dell’ulteriore aumento dell’età pensionabile. In attesa della necessaria riflessione su un modello previdenziale altrettanto sostenibile ma più flessibile. Il tutto in coerenza con un mercato del lavoro sempre più discontinuo”. L’onorevole ci tiene a precisare che non si tratta di un’idea “rivoluzionaria” di “destrutturazione della sostenibilità del nostro sistema previdenziale”, ma una riflessione.