Brexit, quanto sono aumentati gli stranieri dal 2001 nel Regno Unito e da dove vengono
Negli ultimi 15 anni il Regno Unito è diventata una terra di attrazione per moltissimi europei. Non solo italiani, ma un po’ da tutti i Paesi vi sono stati massicci trasferimenti, soprattutto a Londra.
Questo è diventato cruciale nelle trattative per la Brexit, perchè il destino di questi immigrati non è chiaro. Nonostante le rassicurazioni inglesi, ancora non si sa se e in quale misura ognuno di loro potrà proseguire a vivere allo stesso modo nel Regno Unito. Senza, per intenderci, dover passare le stesse trafile di coloro che vengono dall’esterno della UE.
Ormai gli stranieri a Londra sono cruciali nell’economia a ogni livello, dai camerieri ai poliziotti, alla finanza e all’ICT. In questi anni di espansione dell’economia (escludendo solo due anni di crisi) le aziende ne hanno assunti moltissimi, anche perchè spesso erano i più qualificati ad arrivare.
Brexit sono i polacchi gli stranieri più numerosi, quasi un milione
Nel 2001 secondo il censimento inglese erano gli irlandesi gli stranieri più presenti, più di mezzo milione. Un dato piuttosto scontato visti gli strettissimi legami tra i due Paesi.
Dopo venivano con poco meno di 300 mila i tedeschi. E gli italiani erano già più di 100 mila.
Numeri molto più piccoli per tutti gli altri.
Gli anni successivi hanno visto un grande afflusso soprattutto dall’Est e dal Sud Europa. I tedeschi hanno sì superato i 300 mila, ma sono stati i polacchi quelli che sono giunti più numerosi, 911 mila. E assieme a loro i rumeni, che sono più di 300 mila come i tedeschi. Moltissimi anche i lituani in proporzione alle dimensioni del loro Paese, più di 150 mila. Gli italiani sono tra i 200 mila e i 250 mila. Poco meno francesi e spagnoli, arrivati negli anni peggiori della crisi. Sopra i 100 mila anche i portoghesi.
Complessivamente sono milioni gli europei integrati, a volte anche con matrimoni misti, nella società inglese.
Nonostante la Brexit gli arrivi del resto continuano