Cronaca ultime notizie: avvelenamento metanolo, bambina morta nel mistero

Pubblicato il 2 Novembre 2017 alle 11:48 Autore: Emanuele Cornetta
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Cronaca ultime notizie: avvelenamento metanolo, bambina morta nel mistero. La vicenda

È ancora incerta la causa dell’arresto cardiaco che ha comportato la morte di una bambina di 9 anni lo scorso 12 ottobre.
Dopo il malore la minorenne è subito stata condotta presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, dove, purtroppo, il suo decesso è stato inevitabile.
Le analisi del sangue hanno riportato un livello molto alto di metaboliti del metanolo, che, probabilmente, potrebbero aver causato la sua morte.

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Cronaca ultime notizie, avvelenamento metanolo: a sostanza

Il metanolo è generalmente presente all’interno di vernici e solventi. Ne è vietata la presenza in prodotti di uso domestico, come ricorda Antonino Reale, dirigente del reparto di pediatra d’urgenza presso il quale la bambina era stata ricoverata.
Aggiunge poi il responsabile in ordine al caso di specie: “Inoltre la bambina ha nove anni, non è più nella fase in cui si mette tutto in bocca. Il caso deve essere studiato approfonditamente, al momento non ci sono elementi chiari”.

Cronaca ultime notizie, avvelenamento metanolo: le indagini

Secondo alcuni accertamenti, ancora privi di uno stabile fondamento, il metanolo potrebbe essere stato contenuto in una schiuma da barba utilizzata per la produzione dello “slime”, sostanza appiccicosa e ad oggi molto in voga fra bambini e ragazzini.
Non risultano ancora esserci, però, legami diretti fra la sostanza ed il decesso, anche in virtù, come sopra precisato, del divieto di utilizzo della sostanza in prodotti domestici.
La Procura ha, per questo, richiesto la consulenza di alcuni esperti.
Attraverso lo studio del caso, che sarà depositato entro 60 giorni, si dovrà accertare se la vittima fosse affetta da malformazioni cardiache o se a causare il decesso sia stata qualche forma allergica.

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Cronaca ultime notizie, avvelenamento metanolo: i consigli dell’esperto

Il Dirigente del reparto, poi, ricorda: “La casa è il posto più pericoloso per un bambino tra uno e tre anni. In questa età hanno una grande mobilità ma non il senso del pericolo. I rischi in casa derivano dai detersivi, dai farmaci o dai cosmetici lasciati incustoditi, mentre un altro luogo pericoloso è il garage, dove potrebbero trovarsi carburanti, oli o acquaragia.

Un altro problema non sempre affrontato riguarda le sostanze presenti nei giocattoli non di qualità. Un contatto occasionale non è pericoloso, ma se il gioco viene leccato per mesi può rilasciare sostanze tossiche. Vale sempre l’indicazione di non travasare liquidi in bottiglie prive di etichetta, ma anche quella di non fidarsi delle capacità dei propri bambini. Molto spesso arrivano genitori che dicono mio figlio non sapeva fare questa cosa”.

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