Elezioni regionali Sicilia 2017: risultati definitivi, i dati per provincia.
Forse le elezioni regionali Sicilia 2017 rappresentano un antipasto di quello che accadrà la prossima primavera. Come già accaduto nel 2012, dopotutto. Allora, la vittoria del centrosinistra segnò un cambio di rotta che fu assecondato a livello nazionale. Oggi, la vittoria del centrodestra potrebbe anticipare quello che avverrà nel 2018: con lo stesso scenario, ovvero la battaglia politica contro il M5S. E mentre il centrosinistra, PD in primis, si lecca le ferite, il centrodestra ha capito che una coalizione unita è quel che ci vuole per convincere l’elettorato. 5 anni fa, infatti, il centrodestra perse proprio a causa delle divisioni, che permisero all’opposizione di prendere il largo. Nonostante il PD avesse preso la stessa percentuale di voti di oggi. Lo scenario siciliano attuale mostra però un’altra mappa, dove il centrosinistra non c’è. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Sicilia.
ELENCO DEPUTATI ELETTI TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
Elezioni Regionali Sicilia 2017: risultati definitivi
La coalizione di centrodestra guidata da Nello Musumeci ha totalizzato il 39,80% delle preferenze, con 830.821 voti e conquistando 36 seggi. Più nel dettaglio, questo il quadro delle forze politiche che hanno formato la coalizione.
Partito | Consensi | Voti | Seggi |
Forza Italia | 16,40% | 315.056 | 12 (+2 dal listino) |
Idea Sicilia – Popolari e autonomisti | 7,10% | 136.520 | 5 (+1) |
Sicilia Vera – Libertas – Rete Democratica – Udc | 7% | 134.124 | 5 (+1) |
#DiventeràBellissima – Per la Sicilia | 6% | 114.708 | 4 (+2) |
Alleanza per la Sicilia (Fratelli d’Italia e Noi con Salvini) | 5,6% | 108.713 | 3 (+1) |
Il Movimento 5 Stelle ha ovviamente corso da solo. Giancarlo Cancelleri ha totalizzato il 34,70% delle preferenze, ottenendo in totale 722.555 voti e 20 seggi. Per quanto riguarda le singole liste, il M5S si è comunque aggiudicato il ruolo di primo partito con il 26,7% delle preferenze (513.359 voti).
Dèbacle nel centrosinistra. La coalizione si è fermata al 18,7%, con 388.886 voti e 13 seggi. Nel dettaglio, il Partito Democratico è risultato più o meno stabile rispetto alle ultime elezioni. Questo il quadro.
Partito | Consensi | Voti | Seggi |
Partito Democratico | 13% | 250.633 | 11 |
Pdr – Psi – Sicilia Futura | 6% | 115.751 | 2 |
Alternativa Popolare | 4,2% | 80.366 | / |
Arcipelago Sicilia – Movimento dei territori | 2,2% | 42.189 | / |
Infine, per la Sinistra guidata da Claudio Fava si è raggiunto il 6,1% delle preferenze (128.157 voti, per 1 seggio), quello della lista Cento Passi per la Sicilia, che ha preso il 5,2% dei consensi (100.583 voti). Nessun seggio, invece, per Roberto La Rosa, del Movimento Siciliani Liberi (0,7% dei consensi).
Elezioni Regionali Sicilia 2017, dati per provincia: Agrigento, Caltanissetta, Catania
Minore affluenza nella zona di Agrigento (-1,74%) rispetto alle precedenti regionali. A spuntarla per un soffio di voti il candidato M5S Cancelleri (37,90%). A poco meno di 1 punto percentuale di distanza, ecco Musumeci. La coalizione di Centrosinistra ha preso il 19%, mentre la Sinistra di Claudio Fava ha ottenuto il 5,5% delle preferenze. Primo partito sempre il Movimento 5 Stelle, che ha conquistato 2 seggi. 1 seggio per Idea Sicilia – Popolari e Autonomisti, Udc, Partito Democratico e Forza Italia.
Affluenza più bassa anche in provincia di Caltanissetta, dove però Musumeci si è confermato in prima posizione, avendo totalizzato il 41,80% dei consensi. Staccato di 3,3 punti percentuali Cancelleri, mentre il Centrosinistra è sceso al 14,5%. A livello di singole forze politiche, M5S ha preso il 29,2% delle preferenze. Grande risultato per Forza Italia, con il 16,9% dei consensi. Staccato di quasi 7 punti percentuali il Partito Democratico.
Catania è tra le città siciliane che ha maggiormente partecipato alla vita politica negli ultimi anni. E i dati sull’affluenza 2017 lo dimostrano, visto che risultano superiori al 2012, seppur di pochi punti percentuali. Qui il centrodestra ha staccato tutti, totalizzando il 42,30% dei consensi. Il Movimento 5 Stelle si è fermato al 34,2%, mentre il Centrosinistra è stazionato al 17,7%. In merito alle singole liste, il M5S ha convinto il 26,5% degli elettori. Buoni risultati anche per Forza Italia e Partito Democratico, appaiati poco sopra il 15%. Dietro, non male l’alleanza tra Meloni e Salvini (8,3%).
Elezioni Regionali Sicilia 2017, dati per provincia: Enna, Messina, Palermo
Nel territorio di Enna, l’affluenza rispetto al 2012 è stata più bassa di 4 punti percentuali circa. Al primo posto qui troviamo il Movimento 5 Stelle con il 41%, seguito dal Centrodestra (33,8%) e dal Centrosinistra (19,5%). Nella circoscrizione di Enna, il M5S ha superato il 30% dei consensi (32,7% precisamente). Mentre è da registrare il risultato del Partito Democratico (22,5%), che ha superato di 7,3 punti percentuali la prima lista del centrodestra, Forza Italia.
Anche Messina si è confermata su livelli stabili rispetto al 2012 in quanto ad affluenza. La partecipazione politica ha premiato Musumeci: la sua coalizione è arrivata al 47,6%. Qui il M5S non è il primo partito: la singola lista ha totalizzato il 19,7% dei consensi. Quindi sotto il 23,5% totalizzato da Forza Italia. Micari si è fermato invece al 18,10%, con il PD che ha preso solo l’11,5% delle preferenze.
Media affluenza stabile anche a Palermo. Circa 8 i punti percentuali che distanziano Musumeci da Cancelleri (39% contro 31,3%). Sotto altri 10 punti percentuali troviamo la coalizione di Micari. M5S prima lista politica, con il 24,2% delle preferenze. Seguono quindi Forza Italia, primo movimento del centro destra, con il 14,3%, e Partito Democratico con l’8,8%.
Elezioni Regionali Sicilia 2017, dati per provincia: Ragusa, Siracusa, Trapani
Particolare la situazione di Ragusa, unico comune siciliano amministrato dal Movimento 5 Stelle. Qui, la lista di Cancelleri è salita sul gradino più alto del podio, nonostante un’affluenza più bassa rispetto al 2012. Tuttavia la distanza tra Cancelleri e Musumeci non è risultata abissale: 39,3% per M5S contro il 35,3% per Musumeci. I voti andati al centrodestra si sono divisi per lo più tra Forza Italia (17,1%) e #DiventeràBellissima (13,6%), mentre il M5S ha totalizzato il 31,6% delle preferenze.
Vittoria 5 Stelle anche nella circoscrizione di Siracusa. Cancelleri ha totalizzato il 43,2% dei voti (34,9% alla singola lista). Mentre 10 punti percentuali dietro troviamo la coalizione di Centrodestra (Forza Italia primo partito, con il 16,8% dei consensi). Doppiata la coalizione di centrosinistra (16,7%), con il PD che si è fermato al 12,9%.
A Trapani (affluenza in calo di 2 punti percentuali) è stato un duello combattuto. Alla fine l’ha spuntata Cancelleri con il 38,2% delle preferenze, staccando di 2,2 punti percentuali Musumeci. Centrosinistra al 21%, con il PD seconda forza politica (20,1%) dietro M5S (30,3%) e davanti Forza Italia (19%).
Elezioni Regionali Sicilia 2017: ha vinto l’astensionismo?
L’affluenza alle urne non può certo definirsi alta. Visto che in media meno della metà della popolazione è andata a votare. Il risultato finale si è attestato al 46,8% delle preferenze. Stando ai dati raccolti dall’Istituto Cattaneo, che ha preso come riferimento quelli del Ministero dell’Interno, su un totale di 4.661.111 elettori, sono andati alle urne solamente 2.179.474 persone.
Infatti, nel 2012 l’affluenza è stata generalmente maggiore in quasi tutte le province. Con la sola eccezione di Messina e Catania, che quest’anno hanno superato le presenze di 5 anni fa. Fatta eccezione per Palermo, che risulta più o meno stabile, il record negativo di affluenza quest’anno spetta a Enna. Sugli altri gradini del podio troviamo invece Ragusa e Trapani. Più o meno nella stessa misura, l’indifferenza e il disinteresse per la politica si sono registrati anche nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Siracusa.
Quello dell’affluenza è un dato sicuramente da analizzare, non solo per verificare a quale grado è arrivato il termometro dello scontento e della disillusione politica. Ma anche per mettere la politica al banco di prova. Troppe promesse, anche nelle campagne elettorali precedenti, non mantenute. Riuscirà la nuova amministrazione a far tornare l’amore per la politica ai siciliani?