Rinnovo contratto statali e scuola: aumento stipendio di 66 euro

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Rinnovo contratto statali e scuola: aumento stipendio di 66 euro.

Firmare o non firmare? Sul rinnovo contratto statali continuano a non placarsi le tensioni. Soprattutto il comparto scuola è in subbuglio, sostenuto dai sindacati autonomi. Come Anief, ad esempio, ormai da mesi in prima linea a chiedere un aumento dignitoso per i docenti. Con un ultimo comunicato, il presidente dell’associazione Marcello Pacifico ha voluto ribadire la necessità di non sottoscrivere un contratto che potrebbe ritorcersi contro le parti interessate. Sul tavolo di discussione, stavolta, anche gli arretrati. E i conti che non sembrano tornare mai.

Rinnovo contratto statali e scuola: l’aumento sarà di soli 66 euro?

Aumento salariale di 85 euro in media. Vero o no? Per Marcello Pacifico c’è da fare qualche conticino in più, perché i numeri sembrano impazziti. Tant’è che alla fine l’aumento vero potrebbe tramutarsi in soli 66 euro. Promesse non mantenute dal governo, quindi? Il presidente Anief parla già di “accordo al ribasso” quando ricorda il patto del 30 novembre 2016 tra governo e sindacati, relativo allo sblocco del contratto statali. “Adesso si può dire con certezza che quell’accordo è stato disatteso. Le risorse del governo sono insufficienti”. Ripete il sindacalista autonomo in un comunicato diffuso da Orizzonte Scuola. Tali affermazioni sono comprovate dall’Atto di Indirizzo presente nel ddl n. 2960.

“Da un’analisi dei testi e delle tabelle allegate al disegno di legge, si può dire con certezza che i 3,3 milioni di dipendenti pubblici possono dire addio agli 85 euro medi stabiliti a lavoratore pubblico”. Pacifico fa qualche conto e, numeri alla mano, rilascia le seguenti dichiarazioni. “Sono in arrivo aumenti mensili di appena 14 euro per ogni statale per gli arretrati 2016 e 2017. Poi, dal prossimo 1° gennaio, l’incremento medio sarà di soli 66 euro”.

Rinnovo contratto statali e scuola: il paradosso della firma

E per quanto riguarda le cifre relative all’ultimo quadrimestre 2015? Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, le somme stanziate dal Governo “eludono lo sblocco del contratto dal settembre 2015”­­­. Mese in cui il Governo avrebbe dovuto sbloccare anche l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale al tasso di inflazione, programmata al netto dell’aumento del costo della vita registrato negli ultimi dieci anni”.

Pacifico chiosa che si è giunti a un paradosso. “Se non si firma il contratto al lavoratore spettano 80 euro e dal 2015, ma se si firma gliene toccano 31 e dal 2016”. Il presidente Anief ribadisce quindi l’invito ai sindacati a non sottoscrivere nessun contratto. Poiché quanto riportato da una recente sentenza della Corte Costituzionale, “il solo adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale al 50% del costo dell’inflazione […] porterebbe incrementi di 120 euro”. ­

Rinnovo contratto statali: ultime notizie

Intanto le ultime notizie sul fronte rinnovo contratto statali riguardano proprio gli aumenti dello stipendio. Con lo scongelamento del bonus arretrati, che dovrebbe essere erogato proprio ai primi mesi del 2018. Ovvero, quando scatteranno anche gli aumenti tanto attesi dopo anni di blocco contrattuale. Nonostante le buone notizie, al momento sono ancora in discussione le modalità del pagamento arretrati, nonché quello degli aumenti stipendi. Senza dimenticare le tempistiche dell’entrata in vigore del nuovo contratto. Se ne saprà sicuramente di più nel mese di novembre. Domani c’è attesa per il primo incontro tra Aran e sindacati. Sul tavolo di discussione il rinnovo del contratto degli statali e parastatali. Poi toccherà agli altri comparti. Ma “le condizioni per fare presto e bene ci sono”, ha confermato recentemente il ministro Madia.

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