Svuota carceri, il ministro Orlando: “Pronto emendamento”
Svuota carceri, “pronto un emendamento che restituirà subito al giudice la possibilità, anzi, l’obbligo, di valutare la pericolosità sociale del detenuto”. L’annuncio è del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. In un’intervista al Secolo XIX, il Guardasigilli risponde punto per punto al quotidiano che, nei giorni scorsi, ha spiegato nel dettaglio come il decreto permetta di uscire dal carcere anche a detenuti accusati di reati pericolosi. “Non è possibile lasciare una materia così complicata agli automatismi, è ovvio che solo il magistrato può comprendere la situazione e decidere per il meglio”, ha precisato Orlando. “Per questo il nuovo emendamento inserirà di nuovo un vaglio molto più attento e scrupoloso di ogni singola posizione”, ha promesso il Guardasigilli. “Bisogna però guardare – continua il ministro della Giustizia – anche alle cose nel loro complesso“.
L’attuale situazione della carceri italiane è un’urgenza non più solo italiana ma europea ed internazionale. Il sovraffollamento pesa non poco sulle scelte del governo: “In una situazione carceraria come quella italiana, dove un terzo dei detenuti è in attesa di una sentenza definitiva, intervenire è un imperativo categorico, anche considerando la situazione di sovraffollamento intollerabile”. Sul decreto per alleggerire le carceri dal sovraffollamento “non potevamo più aspettare, siamo già riusciti a introdurre dei correttivi al volo, altri ne introdurremo in tempi rapidi per evitare distorsioni”, continua Orlando. “Il decreto era l’atto finale della riforma della carcerazione preventiva e non poteva essere cancellato o modificato completamente”, ha spiegato il ministro della Giustizia dell’esecutivo Renzi. “Il governo è già intervenuto in extremis e ha già inserito la possibilità che chi esce di cella possa andare agli arresti domiciliari”, ha concluso il ministro.
Carmela Adinolfi