Renzi: “Europa ha futuro se coinvolge cittadini”
“C’è bisogno di fiducia in se stessi. L’Italia ha bisogno di riconquistare la propria autostima“. Conclude con una sferzata d’orgoglio e di patriottismo il suo intervento al convegno “Regioni in Europa. L’Europa delle regioni”, il premier Renzi. Il Presidente era arrivato a Fiè allo Scilar, a Bolzano, poco prima di mezzogiorno per prendere parte ai lavori dell’incontro, insieme al cancelliere austriaco, Werner Faymann. Accompagnato dal sottosegretario, Graziano Delrio, Renzi ha tenuto un discorso breve, toccando però tutte le questioni fondamentali tanto per l’Italia quanto per l’Unione Europea. “L’Europa ha un futuro se coinvolge i cittadini” ha ammonito Renzi che ha ribadito la necessità di trattenere la Gran Bretagna nell’Eurogruppo: “Noi non vogliamo che l’Inghilterra esca dall’Europa. Deve far parte della scommessa europea”, ha ribadito il premier.
Dal palco del convegno, uno degli appuntamenti inaugurali del semestre italiano di presidenza europa, Renzi ha invitato a perseguire sulla strada della crescita e della flessibilità: “Difendiamo l’Europa dall’assalto della tecnocrazia, l’Europa non sia solo la patria di banchieri e burocrati”, ha rilanciato. “Oggi viviamo in un tempo in cui tutto è presente: siamo sempre online, la politica è sempre live. Tutto è un indefinito presente. Ma se riflettiamo, ci rendiamo conto dei passi in avanti fatti: l’Europa è premio Nobel per la pace non come premio alla carriera ma per quello che ha fatto” ha ironizzato il premier. “Se vogliamo costruire il futuro – ha continuato Renzi – non possiamo esser schiacciati sul presente”. “Io sono considerato il rottamatore, che distrugge il passato”, ha ricordato Renzi facendo riferimento all’epiteto che lo accompagna fin dai tempi della Leopolda. “Non è così, per me la rottamazione non è cancellare il passato, il passato è fondamentale”, ha precisato il premier.
Carmela Adinolfi