Sondaggi politici SWG, autonomia: c’è tendenza decentralista
I referendum sulla richiesta di una maggior autonomia, celebrati in Veneto e in Lombardia, hanno riacceso il dibattito sul centralismo. Il tutto, arriva in concomitanza con la grande battaglia combattuta tra la Generalitat catalana e il governo spagnolo. Il tema è decisamente caldo e SWG ha proposto un sondaggio basato sulla voglia – o meno – di autonomia dei cittadini. Il responso è stato chiaro, netto.
Sondaggi politici autonomia: 1 su 2 vuole maggior autonomia
Il sondaggio è stato effettuato su base nazionale. Ovvero, è un campione rappresentativo della popolazione italiana, proporzionato anche in relazione con il territorio. Ciò che si evince è che un gran numero di italiani vorrebbero maggior autonomia per la propria regione. Seppur il risultato non venga filtrato per regione (o macroregione), sì passa al setaccio delle intenzioni di voto.
Gli elettori che tirano l’asticella verso l’alto sono prevalentemente leghisti e forzisti. L’81% degli elettori della Lega, infatti, è necessaria molta o abbastanza autonomia. Solo il 14% di questo segmento preferirebbe una soluzione “centralista”, con poca o nessuna autonomia regionale. Gli elettori di Forza Italia si avvicinano alle preferenze leghiste. Il 76% – più di 3 elettori berlusconiani su 4 – sono a favore di molta o abbastanza autonomia per la propria regione. Solo il 17% afferma il contrario.
Sondaggi politici, autonomia: positiva per il M5S. PD va controcorrente
L’unico segmento elettorale che da una risposta in controtendenza è quello “dem”. Non a caso, la stessa riforma costituzionale – bocciata dal 60% dei votanti al referendum di dicembre 2016 – prevedeva un ritorno al centralismo statale.
Il segmento degli indecisi si decanta – leggermente – a favore della maggiore autonomia (45 a 36), dimostrando, probaiblmente, di volere soluzioni intermedie. È, inoltre, il segmento meno schierato sull’argomento (il 19% non sa o non risponde).
Infine, l’elettorato pentastellato è tendenzialmente favorevole all’autonomismo (62% contro il 25%) ma non arriva alle posizioni ben definite di leghisti e forzisti.