Le liberalizzazioni non funzionano. Questo, in sintesi, il giudizio della CGIA di Mestre, che denuncia un notevole aumento dei prezzi nell’ultimo decennio.
ACQUA E RIFIUTI VOLANO – Oltre 85% di aumento per l’acqua, 81,1% per i i rifiuti. Aumenti da capogiro che interessano anche altri settori – sebbene con percentuali più basse – a partire dai pedaggi autostradali (+50%) per arrivare al gas e ai trasporti autostradali, con aumenti superiori al 50%. Per non parlare delle assicurazioni, aumentate di quasi il 200%. Cifre tutte decisamente superiori all’aumento registrato nello stesso periodo dall’inflazione, pari al 23.1%.
L’ANALISI – Secondo la CGIA alcune voci preoccupano sino ad un certo punto – come l’aumento delle bollette dell’acqua e dei trasporti ferroviari, due voci che presentano tariffe “tra le più basse d’Europa” – mentre altre come il gas e l’elettricità sono da considerare come casi singoli – visto l’aumento dei costi delle materie prime, del tasso di cambio e l’impennata del mercato petrolifero e degli oneri di sistema, tra cui gli incentivi alle fonti rinnovabili. Altri settori invece, come quello dei rifiuti, hanno comportato per famiglie ed imprese “rincari ingiustificati”.
LIBERALIZZAZIONI E AGGRAVIO FISCALE – “Noi non siamo a favore di un’economia controllata dal pubblico. Ci permettiamo di segnalare che le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi nelle tasche dei consumatori italiani”, il parere di CGIA. Che evidenzia anche le possibili cause di ciò: “in molti settori si è passati da un monopolio pubblico a un regime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di liberalizzazione”, con un invito al governo Renzi a “monitorare con molta attenzione quei settori che prossimamente saranno interessati da processi di deregolamentazione”. Agli aumenti ha contribuito in parte anche l’aggravio fiscale, che ha portato la comunità complessivamente a “pagare di più, mentre la qualità dei servizi non ha subito miglioramenti sensibili”.
LE TARIFFE AMMINISTRATE FUNZIONANO – Dalla CGIA anche un appunto su un settore come quello dei taxi, spesso preso ad esempio quale settore da liberalizzare. Secondo l’Ufficio Studi, quello dei tassisti è stato tra i settori che hanno subito l’incremento percentuale più contenuto. Merito, secondo la CGIA, delle “tariffe totalmente amministrate”, cioè definite attraverso una delibera comunale.