Beppe Grillo lancia un nuovo post sul suo blog per descrivere le ultime manovre del premier Matteo Renzi in merito alla riforma del Senato, con uno sguardo anche alle mosse future.
LE PROSSIME TAPPE – Secondo il post – a firma “Viviana Vi” – si può già intuire cosa farà Renzi “una volta imposto un senato fedelissimo al governo”, un’Aula che “avrà poteri di modifica della costituzione”. La prima mossa sarà la neutralizzazione della consulta, tramite un aumento della “parte di nomina politica, senza bisogno di dover ignorare le sue sentenze come sta avvenendo ora”. Il passo successivo sarà il ridimensionamento della magistratura, tramite “l’abolizione dell’azione penale obbligatoria e la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, con la prima sottoposta direttamente o indirettamente al potere esecutivo”. Un’azione così incisiva da rendere superflua, secondo il M5S, persino l’eliminazione dell’immunità parlamentare.
SCENARI FUTURI E SPERANZE DI REFERENDUM – Per Beppe Grillo le riforme porterebbero a stringere “ancora di più la presa sul potere legislativo”, aumentando “la capacità di reprimere arbitrariamente l’opposizione residua, rafforzando la dittatura”. Una situazione che porterebbe a disordini e corruzione dilagante, con il collasso del sistema ed esiti imprevedibili. Per evitare tutto ciò, Beppe Grillo spera che alla votazione in senato le modifiche costituzionali non ottengano i 2/3. In tal caso, “se emergerà la decenza e la fedeltà alla democrazia di una parte di senatori e il disagio di chi teme di restare fuori dalla spartizione delle spoglie del paese di cui beneficeranno i membri dell’oligarchia, la costituzione renziana dovrà andare al referendum confermativo“.
Massimo Borrelli