Bitcoin, scissione scongiurata e moneta ancora più in alto.
Sul fronte Bitcoin solo buone notizie. E quelle negative, invece, si polverizzano. Dipende dai punti di vista, certamente. L’atteso hard fork inizialmente previsto per il 16 novembre non ci sarà: è stato annullato. Il timore di una scissione che avrebbe di fatto diviso in due la community e influito notevolmente sull’andamento della criptovaluta ha avuto il sopravvento. E alla notizia dell’annullamento dell’hard fork, ovvero dell’assunzione del protocollo SegWit2x, BTC ha festeggiato, macinando un nuovo record, e salendo a quota 7.879 dollari. Un’euforia durata il giusto, visto che poi la criptomoneta è scesa quasi subito, tornando a quota 7.200 dollari. E adesso, nel momento in cui stiamo scrivendo, BTC è a 7.087 dollari.
Bitcoin: cosa c’è dietro all’annullamento dell’hard fork
Sui motivi della mancata scissione, ha parlato Mike Belshe, CEO di BitGo, piattaforma che integra le valute digitali nei sistemi finanziari. “Risulta evidente come non siamo stati capaci di aggregare un consenso sufficiente per un upgrade della dimensione in questo momento”, ha affermato Belshe, che è anche uno dei fautori del progetto, come riporta il Sole24Ore. “Proseguire con questo progetto avrebbe causato una divisione della comunità. E sarebbe stato di conseguenza un setback per la crescita del bitcoin. E questo non è mai stato un obiettivo di SegWit2x”.
Bitcoin: hard fork sospeso, ma solo per il momento?
Va infatti ricordato come il nuovo protocollo avrebbe causato il raddoppiamento della dimensione dei blocchi, da 1 a 2 MB. Questo cambiamento era stato applaudito da una parte della comunità, poiché avrebbe velocizzato le transazioni. Su Bitcoin, infatti, pesano alcuni limiti, come la velocità e il costo delle transazioni. Risultando così un po’ indietro rispetto ai tempi. Il nuovo protocollo comunque non finirà nel dimenticatoio. E in un prossimo futuro potrebbe ottenere il consenso necessario.
Almeno questo è l’auspicio di Belshe. Ricordiamo infatti che è proprio a causa dei limiti sopraccitati che sono scaturite nuove criptovalute, come Ethereum, o Bitcoin Cash. E anche altri protagonisti stanno prepotentemente emergendo nel panorama delle valute digitali. Bitcoin resta sempre la migliore in termini di capitalizzazione di mercato. Eppure ci si chiede: i suoi limiti, prima o poi, pagheranno?