Concorso scuola 2018: bando verso la pubblicazione, cosa contiene

Pubblicato il 10 Novembre 2017 alle 14:09 Autore: Guglielmo Sano
concorso scuola, fit

Concorso scuola 2018: bando verso la pubblicazione, cosa contiene

Cresce l’attesa per la pubblicazione del bando di concorso che permetterà ai docenti non abilitati l’accesso al FIT; cioè il percorso triennale di formazione per gli insegnanti definito dal Decreto Legislativo 59/2017. Con tutta probabilità la selezione si terrà a inizio 2018. Sarà su base regionale; oltre i risultati delle prove, conteranno anche i titoli. I requisiti richiesti a chi si candida per un posto sono, innanzitutto, il possesso di una Laurea Magistrale, a Ciclo Unico, o di un diploma di secondo livello dell’alta formazione artistica, musicale o coreutica. Inoltre, sarà necessario aver conseguito 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche. Bisogna possedere almeno 6 crediti universitari in almeno tre dei quattro ambiti previsti (pedagogia; psicologia; antropologia; didattica, etc.). Saranno validi non solo quelli contenuti o aggiunti al piano  di studi ma anche quelli ottenuti in modo extra curriculare.

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Sono previste tre prove: due scritti e un orale. Chi ambisce a un posto come insegnante di sostegno dovrà sostenere un’ulteriore prova scritta. Il primo scritto verterà sulla materia specifica indicata dal docente. La seconda, invece, andrà a valutare le competenze didattiche. Il terzo scritto, necessario solo per chi si candida a un posto di sostegno, si concentrerà sulla pedagogia speciale. Superate le prove scritte si passa all’orale. Si tratterà di un colloquio con argomento a tutte le discipline della classe di concorso del candidato con particolare attenzione a quella scelta per la prima prova. Seguirà la valutazione dei titoli.

Concorso scuola 2018: bando verso la pubblicazione, cosa contiene

I vincitori del concorso accederanno al FIT. Dopo aver acquisito un diploma di specializzazione nel corso del primo anno, i docenti potranno cominciare a fare supplenze inferiori ai 15 giorni durante il secondo. Per il terzo anno il periodo di supplenza sarà di un anno. Alla fine del percorso, in caso di valutazione positiva, verrà assegnato al docente un incarico triennale. È prevista una retribuzione per tutto l’arco di durata del corso.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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