La coda – DAL BLOG
E’ una strada molto trafficata con due sole corsie a doppio senso di marcia.
Io ero in ritardo e cercavo di arrivare il prima possibile a destinazione quando a un tratto mi trovo in coda.
Una coda piuttosto lunga.
Era successo un brutto incidente, non mi interessava di vedere se ci fossero i morti o i feriti, sono cose che capitano, io non avrei potuto comunque farci niente e di solito non indugio in curiosità morbose.
Ero in ritardo ed ero bloccato! Questo era il mio unico pensiero.
I vigili liberarono una delle due vie e cominciarono a fare passare le macchine alternando un po’ una coda un po’ un’altra.
Io ero in un una coda che appariva lunghissima, interminabile.
Vedevo che facevano passare macchine dall’altro lato e non dal mio.
Questo mi faceva infuriare, avrei voluto dirgliene quattro a quei dannati vigili!
Dopo una attesa che sembrava interminabile finalmente passai l’incidente e iniziai a correre per arrivare a destinazione pensando al ritardo accumulato.
Passando oltre l’incidente mi accorsi che la coda dell’altro lato era molto molto più lunga di quella dalla quale venivo.
Che egoista che sono stato, pensai, io mi lamentavo e invece dall’altra parte erano messi molto peggio.
I vigili non riuscivano a vedere dove terminasse quella coda perché era buio e c’era una curva.
Per un attimo mi sfiorò l’idea di andare dai vigili e farglielo notare che una delle due code (non la mia di provenienza) era davvero svantaggiata rispetto all’altra. Mi sentii quasi in colpa per un breve istante, per aver inveito contro altri che stavano messi peggio di me.
Fu solo un attimo, ero già in ritardo, avevo fame ed ero molto stanco, pigiai l’acceleratore e proseguii la mia strada…
Dedicato a tutti coloro che si lamentano della propria condizione senza sapere che dall’altra parte c’è probabilmente gente messa molto molto peggio…
Di Gianluca Borrelli