Bonus docenti 500 euro: scadenza per cifre non spese
Importanti novità emergono da un incontro tra Miur e sindacati sulle modalità di utilizzo del Bonus docenti. Il residuo dei 500 euro messi a disposizione di tutti i docenti di ruolo dovrà essere speso entro due anni. In pratica, l’importo non speso relativo ad un anno scolastico sarà cumulabile solo per l’anno successivo poi andrà perso. Esempio pratico: se del bonus per l’anno 2016/17 si spendono solo 100 euro, i restanti 400 andranno a cumularsi nel bonus dell’anno 2017/18. In totale, per il 2017/18 si avranno a disposizione 900 euro; di questi, 400 dovranno essere spesi entro il termine del suddetto anno scolastico. Quindi, per ricapitolare, i docenti vedranno accreditato il residuo dell’anno scorso entro fine anno, forse già a dicembre; dovranno utilizzarlo però entro il 31 agosto 2018.
Il ritardo nell’accredito delle somma residue lamentato dalle associazioni di categoria è stato imputato dal Miur alle tempistiche della contabilità generale dello stato. Detto ciò, la Carta del Docente secondo i dati diffusi da Viale Trastevere sta avendo molto successo. Alla piattaforma si è iscritto l’87% dei docenti di ruolo, ben 635.098. L’importo convalidato finora è pari a oltre 256 milioni di euro; l’81% circa di quello disponibile.
Bonus docenti 500 euro: scadenza per cifre non spese
Il Bonus docenti è un’agevolazione introdotta con il decreto La Buona Scuola. All’inizio, la somma per l’aggiornamento degli insegnanti è stata erogata con accredito diretto sullo stipendio. Poi è stato lanciata un’apposita applicazione web; appunto, la Carta del Docente. Si tratta in sostanza di un borsellino elettronico, a cui si accede tramite SPID, che viene tuttora usato dai docenti per creare dei buoni spesa. Questi poi possono essere utilizzati per acquistare materiali utili all’arricchimento professionale ma anche per corsi di formazione, biglietti di cinema, teatro, musei.