Bonus nonni 2018: requisiti e detrazioni per i nipoti in Legge di Bilancio
Tra gli oltre 4mila emendamenti della nuova Legge di Bilancio, ora all’esame del Senato, anche una serie di detrazioni per i nonni che aiutano i nipoti. In pratica, se il nonno dà una mano ai nipoti per pagare l’affitto da “fuori sede”, le tasse universitarie, le spese scolastiche, mediche, assicurative o magari se gli paga l’attività sportiva potrà ricevere un bonus.
Infatti, su proposta di Alternativa Popolare, si pensa di allargare le detrazioni al 19% per i figli anche ai parenti in linea retta; dunque, anche ai nipoti (tra i 5 e i 18 anni). Si valuta anche la possibilità di uno sconto Irpef. In caso di approvazione – il 21 novembre il Senato approverà il testo definitivo della nuova Finanziaria – il bonus scatterebbe a partire dal primo gennaio 2018. La discussione parlamentare entrerà nel merito della questione la prossima settimana.
Bonus nonni 2018: requisiti e detrazioni per i nipoti in Legge di Bilancio
Anche in questo momento i nonni possono detrarre le spese sostenute per i nipoti. Tuttavia, è necessario che convivano con la famiglia dei propri figli. Inoltre, è stabilita una soglia minima di reddito annuale per usufruire delle agevolazioni. Con questa iniziativa verrebbero eliminati entrambi i vincoli. Solo nel primo anno potrebbe riguardare tra l’8 e il 20% di tutti i nonni che si occupano dei propri nipoti anche dal punto di vista economico. L’aumento delle spese per l’erario sarebbe di 125 milioni nel 2018, 200 nel 2019 e 300 nel 2020.
Stando ai dati raccolti dalla Federanziani, in Italia ci sono 12,5 milioni di nonni. Di questi, ben 7 milioni aiutano i propri figli ad affrontare le spese necessarie all’accudimento dei nipoti. Insomma, si sono rivelati dei “salvagenti familiari” in questi anni segnati dalla crisi economica. Il “bonus nonni” è pensato proprio per salvaguardare questo “welfare fai-da-te”.