Obbligo vaccini scuola: ricorso Veneto, Corte Costituzionale rinvia sentenza
Obbligo vaccini scuola: ricorso Veneto, Corte Costituzionale riunita – LIVE
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ore 19,45: La sentenza della Consulta è rimandata a domani.
ore 17,50: Nessuna novità dalla Corte Costituzionale sul verdetto, intanto prosegue il sit-in davanti al palazzo.
La Corte Costituzionale è oggi chiamata a pronunciarsi sull’obbligo dei vaccini a scuola a seguito del ricorso presentato dalla regione Veneto (n.75/2017). Quest’ultima ha ottenuto il supporto anche dell’associazione consumatori Codacons e dall’Amev, l’Associazione per malati emotrasfusi e vaccinati. Ognuna di queste parti avrà la propria rappresentanza legale in udienza pubblica.
La Consulta, più nel dettaglio, sta da oggi pomeriggio esaminando i primi sette articoli del decreto legge 73/2017, il quale è stato convertito nella legge 119 del 6 agosto 2017. Tale legge ha reintrodotto come noto l’obbligo della vaccinazione ai fini dell’iscrizione scolastica per la fascia di età tra i 0 e i 16 anni. Naturalmente le vaccinazioni sono previste a titolo gratuito.
Obbligo vaccini, cosa esamina la Corte
I giudici della Corte dovranno quindi esprimersi circa l’obbligatorietà – e la gratuità – delle seguenti profilassi: antipoliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; antiepatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus influenzae; anti-meningococcica B; antimeningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. Inoltre la loro pronuncia – che in sostanza riguarda tutto l’impianto base del decreto – riguarderà anche la facoltà del ministero della Salute di decidere sull’interruzione dell’obbligo per alcuni vaccini. Ciò a seguito di verifica dei dati epidemiologici e dello stato raggiunto di copertura delle vaccinazioni.
Non solo, la Corte si pronuncerà anche su uno dei temi più dibattuti della legge, ovvero quello degli adempimenti vaccinali. Quindi circa gli obblighi con cui dovranno confrontarsi famiglie e tutori e le multe che toccheranno agli inadempienti. Ricordiamo comunque che, allo stato attuale della legge, gli obblighi sono differenti se si tratta di asili nido o scuola dell’infanzia, e che quindi diverse sono anche le conseguenze per chi non è in regola. Per quanto riguarda gli asili nido la messa in regola del calendario vaccinale è prerequisito obbligatorio per l’ammissione; mentre per quanto riguarda la scuola dell’infanzia l’inosservanza comporta l’attivazione della procedura di “richiamo”, colloqui con i genitori e, solo in ultimo, multe fino a 500 euro.