Vaccini obbligatori: Corte Costituzionale, oggi la sentenza – LIVE
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ore 16,12 “Prendiamo atto di questa sentenza della Consulta, che rispettiamo. Come governatore io ho fatto solo il mio dovere, perché ho difeso un modello che esisteva da dieci anni, fondato sulla libertà di scelta e sul dialogo con le famiglie. Ora si passa alla coercizione“, ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando la sentenza della Consulta. “Non abbiamo mai avuto posizioni contro le vaccinazioni, anzi, mi spiace che la difesa di questo modello, che condividiamo con 15 Paesi europei, come la Gran Bretagna, e che è stato concordato e monitorato col Ministero della Salute, sia stata presa come una posizione no vax. Con la sentenza di oggi si scrive la parola fine su un modello su cui ci siamo spesi, anche culturalmente, con un dialogo con le famiglie, e si passa alla coercizione”, ha poi concluso Zaia.
ore 14,40 Camera di consiglio terminata. La Consulta ha dichiarato non fondate tutte le istanze presentate nel ricorso della Regione Veneto sulle vaccinazioni obbligatorie. Ha inoltre stabilito che eventuali misure devono esser prese dal legislatore nazionale; e ha “giustificato” il passaggio dalla strategia della persuasione a quella dell’obbligatorietà alla luce del contesto attuale caratterizzato da un calo progressivo delle coperture in termini di vaccini.
ore 13,20 La sentenza dovrebbe arrivare nel corso del pomeriggio dopo che la Corte Costituzionale ha già rinviato a oggi la decisione finale.
La Corte Costituzionale ha rinviato a questa mattina l’attesa pronuncia in merito alla legittimità del decreto sui vaccini obbligatori. A seguito della giornata di ieri – quando la seduta della Consulta è slittata dalla mattina al primo pomeriggio – i tempi si sono infatti allungati e non sono stati sufficienti per arrivare alla decisione. Il decreto vaccini introduce l’obbligo per quanto riguarda dieci profilassi ai fini dell’iscrizione scolastica.
Vaccini obbligatori, il ricorso del Veneto
Ricordiamo che la questione di legittimità costituzionale sul decreto vaccini obbligatori è stata sollevata dalla Regione Veneto, la quale ha presentato un doppio ricorso; il primo è stato depositato prima che la legge 119 del 6 agosto entrasse in vigore. La relatrice è la giudice Marta Cartabia, mentre la Presidenza del Consiglio è rappresentata dagli avvocati dello Stato Leonello Mariani ed Enrico De Giovanni. Dall’altro lato, a sostenere le istanze del Veneto, ci sono i legali Luca Antonini, Luigi Manzi ed Ezio Zanon. L’associazione di consumatori Codacons e quella di malati emotrasfusi e vaccinati (Amev), come anche Articolo 32 e altre associazioni no-vax, non sono state ammesse alla discussione per decisione della Corte.
Ieri pomeriggio un corteo no-vax ha manifestato in Piazza Bocca della Verità in attesa della decisione che poi ha subito lo slittamento ad oggi.
Vaccini obbligatori, i motivi del ricorso
Le questioni sollevate dal Veneto riguardano in primis la supposta lesione del diritto alla salute a seguito dell’obbligatorietà; ma anche il riparto di competenze in materia sanitaria tra Stato e Regioni. Difatti la Regione guidata da Luca Zaia ha lamentato una “insussistenza dei presupposti di straordinaria necessità ed urgenza”; i quali sono prerequisiti per l’emissione di un decreto legge.
A seguire la violazione toccherebbe il diritto allo studio – dato che per la scuola dell’infanzia e gli asili nido le vaccinazioni sono requisito per l’iscrizione; e alcuni dei principi base della pubblica amministrazione, come proporzionalità, ragionevolezza e buon andamento. Infine il Veneto ha fatto riferimento anche alla mancanza di coperture finanziarie. I maggiori oneri andrebbero infatti a ricadere sulle Regioni a causa degli adempimenti connessi alla gratuità dei vaccini.