Rinnovo contratto statali: bonus 80 euro resta in pericolo
Rinnovo contratto statali: bonus 80 euro resta in pericolo
Mesi di dialogo ma la situazione è lontana dal generare certezze per quanto riguarda il rinnovo del contratto degli statali. Continuano gli incontri tra sindacati e Aran, si vedranno ancora oggi e domani; tuttavia, resta il conflitto tra l’aumento di 85 euro dello stipendio e il bonus renziano di 80 euro, soprattutto, per i lavoratori con fasce di reddito “intermedie”. Infatti, nonostante gli equilibrismi dell’esecutivo, ora come ora, chi riceve l’aumento superando quota 26.600 euro di reddito perde il bonus Irpef. Si è provato a cambiare le soglie di accesso al bonus ma sarebbero comunque molti i lavoratori del pubblico impiego a trovarsi senza i benefici fiscali avuti fino ad oggi.
Intanto, continua la battaglia dell’Anief che si concentra in particolare sul comparto scuola. Il fronte più caldo è quello del rimborso degli arretrati relativo all’anno 2016-17 messo a rischio dalla Riforma della PA. Secondo i calcoli del sindacato, i lavoratori potrebbero perdere fino a 3.500 euro per via della mancata riconversione degli arretrati dovuti alle nuove misure volute dal ministro Madia.
Rinnovo contratto statali: bonus 80 euro resta in pericolo
Visto il prosieguo del dialogo sul rinnovo del contratto del pubblico impiego, cresce il fermento anche nel comparto sicurezza. Qui il problema principale evidenziato dal Cocer, l’organo che rappresenta le forze armate, è quello della quattordicesima. Nello specifico, precisa la sigla in un nota, “gli 85 euro lordi e medi non soddisfano nessuno; specialmente il comparto sicurezza per il quale c’è da considerare il parametro della specificità del ruolo. Ed è proprio per questo motivo che il Cocer propone di riconoscere alle Forze dell’Ordine un’indennità annuale per la specificità del ruolo, pagata verso la metà di ogni anno (a giugno)”. Inoltre, si chiede la conferma del bonus sicurezza di 80 euro netti; tuttora, assente nella manovra.