Pensioni notizie oggi: età pensionabile e Ape, ecco l’accordo integrale col Governo
Pensioni notizie oggi: età pensionabile e Ape, ecco l’accordo col Governo
Ancora le pensioni sotto la lente d’ingrandimento. Dopo la fine del tavolo con i sindacati, il Governo ha presentato una nota finale di sintesi dei sette punti discussi. Il verbale non è stato firmato dalle organizzazioni sindacali che sono profondamente divise. Oltre all’età pensionabile, l’esecutivo propone di spostare l’obiettivo verso i più giovani e le generazioni future. Poi è confermata la proroga dell’Ape social, così come è presente l’introduzione di misure di flessibilità specifiche per le donne. Vediamo in dettaglio tutti i punti dell’accordo.
Pensioni notizie oggi: età pensionabile, accordo a metà
Sull’aumento di età pensionabile anche i sindacati si sono spaccati. Come noto La Cgil è contraria, l’Uil favorevole e la Cisl pienamente soddisfatta. Di certo sono stati fatti molti passi avanti rispetto alla situazione ereditata dalla Legge Fornero. Nello specifico sono 15 le categorie che non andranno in pensione 5 mesi più tardi. Sono ben 11 le attività di carattere gravoso incluse nell’elenco. Come requisiti minimi il testo sancisce che per accedere al beneficio bisogna aver svolto questo tipo di lavoro almeno 7 anni nei 10 antecedenti la pensione. Per quanto riguarda la contribuzione non dev’essere inferiore ai 30 anni solari.
Pensioni notizie oggi: Ape social in proroga e donne
Per l’Ape social l’obiettivo è rendere la misura strutturale a partire dal 2019 anno in cui terminerà il periodo di sperimentazione. Per rendere possibile questo occorre quindi creare un fondo cassa dove cumulare tutti i soldi non spesi. Anche l’anticipo per le donne il verbale parla chiaro. Infatti verrà concesso uno sconto di 6 mesi ogni figlio fino ad un massimo di 2 anni (4 figli). Lo scopo è equiparare i requisiti tra uomini e donne per superare la disparità di genere.
Pensioni notizie oggi: previdenza complementare e giovani
Il prossimo problema sarà garantire una pensione ai più giovani che spesso hanno carriere discontinue. Le pensioni medio basse devono necessariamente essere entro un certo limite economico. Si rischia di avere la maggior parte degli assegni al di sotto del reddito minimo utile a combattere la povertà. Poi per la previdenza complementare nel privato è necessario un tavolo con i datori di lavoro per sviluppare possibili miglioramenti.