Anm: “Da Ferri grave interferenza”
“Un’evidente e grave interferenza”: così l’Anm considera la vicenda dell’sms inviato dal sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, per invitare i colleghi a votare alcuni candidati alle elezioni dei togati del Csm.
La presa di posizione del sindacato delle toghe è affidato ad una lunga nota. “L’Anm, all’avvenuta chiusura dei seggi per l’elezione dei componenti togati del Csm, ritiene di dover intervenire – recita il documento – in merito alla notizia, pubblicata da più quotidiani, circa il diretto coinvolgimento nella campagna elettorale del sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, il quale, per sua stessa ammissione, avrebbe sostenuto alcuni dei candidati, inviando a più elettori sms con precisa indicazione di voto. Il sostegno esplicito di un membro del Governo volto a favorire l’elezione di alcuni dei componenti dell’organo di governo autonomo della magistratura non solo – sottolinea l’Anm – costituisce un’evidente e grave interferenza nel delicato equilibrio tra i poteri, ma fa emergere ancora una volta la problematicità dei rapporti tra politica e magistratura e la necessità di porre dei limiti per assicurare una netta distinzione di ruoli e funzioni. Appare evidente che, nel caso di specie, il fatto che il sottosegretario alla Giustizia sia un magistrato che al momento della nomina ricopriva la carica di membro del Comitato direttivo centrale dell’Anm, nonchè di segretario nazionale di una delle componenti della magistratura associata, sia circostanza non trascurabile – evidenzia ancora l’Anm – che ripropone il dibattito, sempre aperto, relativo alla partecipazione dei magistrati alla vita politica, dovendosi evitare ogni possibile confusione di ruoli e valutare i casi in cui la stessa sia compatibile, anche solo sul piano dell’opportunità, con la necessaria tutela dell’immagine di autonomia ed indipendenza di del magistrato correlata all’esercizio della sua funzione, pur nel rispetto delle prerogative costituzionali garantite a tutti i cittadini”.