Cittadinanza agli stranieri, come si ottiene ora, quali le regole
E’ un tema attualissimo. Non solo per le modifiche discusse in Parlamento, la legge cosiddetta sullo Ius Soli e Ius Culturae, ma anche per il boom di naturalizzazioni. Più di 200 mila stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2016. Molto più di quanto accaduto negli anni precedenti.
Ma come può oggi uno straniero, in particolare un extracomunitario, divenire legalmente italiano oggi?
Nella gran parte dei casi non c’è automatismo ma è necessaria una domanda. Che può essere rivolta all’ottenimento della cittadinanza per:
Cittadinanza agli stranieri, i requisiti
Le domande in gran parte vertono sulla richiesta per naturalizzazione o per compimento della maggiore età.
Nel primo caso ci sono dei requisiti precisi da soddisfare e documenti da fornire.
- Estratto dell’atto di nascita, completo di tutte le generalità.
- Ricevuta di versamento del contributo di € 200,00. Da pagare presso Poste Italiane al conto corrente numero 809020 intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”
- Certificato penale del Paese di origine che stabilisca che non vi sono carichi pendenti. Questo certificato scade dopo sei mesi dalla data della legalizzazione. Non è necessario se il richiedente era già legalmente residente in Italia prima del compimento dei 14 anni
- Titolo di soggiorno, certificato di riconoscimento dello status di rifugiato o apolide. Eventuale attestato di iscrizione anagrafica per i cittadini comunitari. Per accertare la natura di immigrato regolare
Dal 2015 la richiesta è solo telematica e va fatta al ministero dell’interno.
Vi sono poi le seguenti informazioni richieste, che però possono essere fornite tramite autocertificazione.
Cittadinanza agli stranieri, il caso dei 18enni nati in Italia
Al compimento dei 18 anni uno straniero nato in Italia, anche da genitori extracomunitari. Può prima dei 19 anni chiedere al comune la naturalizzazione, presentando i municipio i seguenti documenti: