Il 3%, limite massimo deficit/Pil più comunemente conosciuto come Patto di Stabilità Interna, può essere superato. O meglio, può essere allentato. E’ una delle battaglie principali di Matteo Renzi da Presidente del Consiglio Europeo: è in questo modo che si potrà riprendere a crescere. Parla Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche europee: i margini di flessibilità del Patto di Stabilità non sono più incolmabili. Fiducioso, il democratico. afferma: “riusciremo a trovare un accordo”.
I primi ad essere interessati alla possibilità di sforamento del vincolo sono i responsabili degli enti locali: i sindaci anzitutto. Spesso, infatti, gli investimenti non possono essere effettuati (pur avendo la disponibilità economica) a causa del Patto. Renzi proviene da quest’esperienza di primo cittadino e molte delle sue forze sono spese per il mutamento della norma comuntaria. Gozi è ottimista: “credo che arriveremo a un accordo, perché le distanze non mi sembrano incolmabili”, nonostante le critiche da parte di Wolfgang Schaeuble, Ministro delle Finanze tedesco, di alcuni esponenti del Partito Popolare Europeo e della Bundesbank. Del resto, confida Gozi all’Adnkronos, “un accordo con la Germania c’è già” (è il documento Van Rompuy).
“Ora vogliamo realizzare gli impegni politici che abbiamo preso” promette Gozi. I ministri che si riuniranno a breve presso l’Ecofin “sono tenuti a dare seguito alle decisioni politiche assunte dai leader”. Crescita è l’imperativo e sulla flessibilità, sostiene, non verrà “fissato né un calendario né una scadenze”. Infatti all’Ecofin si discuterà di come “applicare meglio e in maniera più efficace le regole esistenti per permettere quelle riforme strutturali che sono al servizio della crescita economica e tenere conto anche dell’impatto virtuoso e positivo che le riforme che vengono attuate in un Paese hanno su tutta la zona euro e sull’Unione Europea”.
Daniele Errera