Sondaggi elettorali Ixè: continua la caduta del Pd
Non si arresta la caduta del Partito Democratico nelle intenzioni di voto rilevate dall’Istituto Ixè il 21 di novembre. Il divorzio, ora ufficiale, tra dem e Mdp si fa sentire. E a pagare è soprattutto il partito guidato da Matteo Renzi che perde, rispetto ad una settimana fa, lo 0,4%. Se si votasse oggi raccoglierebbe il 23,4%. Lontani i fasti del 40,8% delle Europee ma anche il 27,5% di questa estate quando il Pd era ancora la prima forza politica del Paese. La sconfitta in Sicilia e i continui battibecchi tra renziani ed ex Pd hanno minato il consenso dei dem. Ma anche del loro leader. La fiducia in Renzi continua a calare. Questa volta di due punti. Oggi il segretario dem raccoglie il gradimento del 25% degli intervistati. Alla pari di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Ma dietro al premier Gentiloni, anche lui in calo, Di Maio e Salvini. Entra in questa classifica e si piazza al terzo posto con il 28% di gradimento il presunto futuro leader della sinistra unita che comprende Mdp, Sinistra Italia e Possibile.
Il Movimento 5 Stelle non sembra risentire dell’annuncio di Di Battista (“non mi ricandiderò”) e raggiunge il punto più alto da luglio con il 28%. Il centrodestra unito corre veloce grazie soprattutto a Forza Italia che guadagna lo 0,3 e si attesta al 15,8%. Il partito di Berlusconi, in attesa di buone nuove da Strasburgo, traina tutta l’area che vede la buona prova di Fdi, ora al 5%. Male invece la Lega data in flessione al 13,1%.
Sondaggi elettorali Ixè: nota metodologica
Data 22/11/2017. Campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni rappresentativo rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.338 contatti complessivi). Margine di errore (livello di rappresentatività del campione al livello di confidenza del 95%): ± 3,1 %. Interviste telefoniche su utenze fisse e cellulari (CATI/CAMI).
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