Perché Black Friday: come mai si chiama così. Le curiosità
Perché Black Friday: come mai si chiama così. Le curiosità.
Perché Black Friday si chiama così e da dove deriva questa tradizione? Il venerdì nero è un giorno amato o odiato da molti. Prima di tutto perché è il simbolo più evidente del consumismo, visto che consiste in 24 ore di shopping sfrenato, causa i ribassi dei prezzi. Quindi, a seconda dell’ideologia di ciascuno, il venerdì nero o lo si apprezza o lo si detesta. Il Black Friday avviene il giorno dopo il Ringraziamento, festa che si celebra solo negli Stati Uniti e in Canada nel quarto giovedì di novembre. E a livello commerciale è il giorno che precede l’apertura dello shopping natalizio. Proprio per questo motivo, i negozi abbassano i prezzi dando ai propri clienti l’opportunità di acquistare prodotti scontati prima delle strenne natalizie.
Perché Black Friday si chiama così?
Le origini del nome Black Friday non sono ancora del tutto certo e ci sono varie correnti di pensiero in proposito. Solitamente il colore nero associato al giorno della settimana è sintomo di eventi negativi. Si pensi ad esempio al lunedì nero di Wall Street del 1987. Di Black Friday se ne parla anche del Grande Panico del 1869, quando gli speculatori Jay Gould e James Fisk tentarono di monopolizzare il mercato dell’oro sul New York Gold Exchange. Tuttavia, pensare al venerdì nero come un giorno di forti perdite per i commercianti è un’idea sbagliata.
Un’altra teoria vuole infatti che a suo tempo i commercianti annotavano nei libri contabili le perdite con inchiostro rosso e i guadagni con inchiostro nero. Viste le forti promozioni del giorno dopo il Ringraziamento, le pagine di quei libri venivano annotate da quel giorno con inchiostro nero.
Un’altra corrente di pensiero, invece, pensa che il nero del venerdì sia associato a un grande giorno di congestione urbana, sempre per via dei saldi, verificatosi nel 1975 in molte città americane, tra cui Philadelphia e Rochester.
Perché Black Friday: le origini
Fu la rivista Factory Management and Maintenance ad annotare nelle sue pagine per la prima volta il Black Friday, prima nel novembre del 1951, e poi ancora l’anno seguente. Anche qui però il venerdì nero non c’entrava niente con lo shopping. Il giornale usava questa espressione per raccontare come molti lavoratori si mettessero in malattia dopo il giorno del Ringraziamento per godere del lungo weekend.
Un’ultima teoria piuttosto recente proveniente prevalentemente dal vociare della rete, associa il venerdì nero a una pratica schiavista che si verificava prima della Guerra Civile. Il venerdì dopo il Ringraziamento, infatti, si sarebbe stati soliti vendere gli schiavi neri. Questa idea è stata però successivamente smentita.
Negli anni Settanta si è anche provato a modificare il nome del Black Friday in Big Friday, al fine di eliminare la connotazione negativa. Tuttavia l’iniziativa non ebbe grande successo.
Black Friday: una tradizione americana
Visto che il Ringraziamento è una festa tipicamente americana, vien da sé che le origini del venerdì nero provengano proprio dagli USA. Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, la pratica di effettuare grandi sconti si è diffusa in larga parte del mondo. Non solo nei negozi fisici, ma anche online. L’e-commerce, soprattutto, sfrutta anche un altro giorno per effettuare sconti, legati però al mondo dell’elettronica. Il Cyber Monday, che quest’anno cadrà di lunedì 27 ottobre. Negli ultimi anni, tuttavia, il Black Friday si è esteso a tutte le categorie di commercio ed è un giorno particolarmente importante per lo shopping e anche per fare in anticipo qualche regalo di Natale approfittando di sconti e promozioni.
Occhio però alle fregature. Prima di procedere all’acquisto, soprattutto online, sempre meglio informarsi sulla effettiva qualità del prodotto. Sull’affidabilità del rivenditore. E sul prezzo originale, anche per capire se si tratta di una vera occasione oppure no.