Rinnovo contratto statali: arretrati in busta paga, quanto spetta
Rinnovo contratto statali: arretrati in busta paga, quanto spetta.
Sul rinnovo contratto statali, il nodo aumento stipendi comincia a sciogliersi, rivelando definitivamente le sue cifre. Nonostante le proteste dei sindacati, soprattutto legati al settore scuola, gli stipendi del pubblico impiego sono bloccati ormai da 7 anni. Sarà dunque naturale che al primo aumento stipendi, scatterà anche un una tantum di arretrati, che sarà finalmente scongelato e andrà a gonfiare a inizio anno le buste paga dei dipendenti statali. Secondo un articolo del Sole24Ore, il calcolo effettuato sugli arretrati porta alla somma di 581 euro, in media, come per l’aumento salariale da 85 euro.
Rinnovo contratto statali: bonus arretrati, ultime notizie
Gli arretrati dovrebbero essere versati a gennaio 2018, periodo nel quale si presume vengano erogati anche i tanto attesi aumenti. Il mese di gennaio sarà un riferimento azzeccato perché si pensa che entro dicembre la partita sul rinnovo contratto si chiuda definitivamente. Il quotidiano economico afferma che gli arretrati “saranno accreditati nel primo stipendio utile dopo la firma dei contratti”.
Approfondendo i calcoli che hanno portato a quella cifra, bisognerebbe considerare i 9 euro lordi al mese derivanti dai 300 milioni di euro versati per la PA centrale nella prima manovra Renzi. Quindi, moltiplicare quei 9 euro lordi per 13 mensilità del 2016 e del 2017 (il calcolo parte da dopo la sentenza della Corte del 2015 che ha legittimato il blocco dei contratti solo fino a quell’anno). Quindi aggiungervi i nuovi fondi erogati dall’ultima Legge di Bilancio (900 milioni di euro), ovvero 26,8 euro a testa, con un totale pertanto di 36 euro. Il risultato, spiega il quotidiano economico, è un arretrato di 581 euro, medio come medio sarà l’aumento di 85 euro mensili. La media, infine, dovrebbe essere stabilita in base al meccanismo della piramide rovesciata; in tal senso, chi percepisce redditi più bassi sarà agevolato.
Rinnovo contratto statali: poche risorse per la scuola
La Legge di Bilancio 2018 sta per volgere al termine. Questa settimana sarà decisiva per la sua approvazione. E quindi per la chiara quantificazione delle risorse destinate ai settori. Come riporta Tecnica della Scuola, a quest’ultima andranno pochi soldi. In breve, in aggiunta a quelle già annunciate, non andranno risorse aggiuntive. Le risorse saranno progressive e a scalare per il prossimo triennio: si partirà dai 5 milioni per il 2018, proseguendo per i 15 del 2019 e concludendo con i 30 per il 2020. Poi 20 milioni saranno riservati all’incremento del fondo legato alle supplenze temporanee di assistenti amministrativi e tecnici oltre il mese. Infine, 37 milioni di euro saranno finalizzati all’adeguamento stipendi dei dirigenti scolastici, a cui si aggiungeranno 137 milioni per il prossimo biennio.