Sondaggi elettorali SWG, trionfo della Lega tra chi abita in periferia
SWG nel suo ultimo sondaggio elettorale si è occupato come sempre delle intenzioni di voto degli italiani per le prossime elezioni, in primavera.
Ma, come altre volte, ha analizzato un problema specifico, quello delle periferie italiane.
Ha intervistato 221 persone dalle aree periferiche delle città superiori a 100 mila abitanti, con metodo CATI-CAWI-CAMI, e da questo è emerso un quadro di preferenze differente da quello nazionale.
La prima cosa che spicca è il balzo della Lega Nord, che ha molti più consensi in queste aree piuttosto che altrove nel Paese.
A essere svantaggiato è il Movimento 5 Stelle, che normalmente ottiene più voti al Sud, in provincia, e nell’hinterland delle città più all’interno dei comuni, fatta eccezione forse per Roma.
Ma anche il centrosinistra. Non tanto il PD, ma i suoi alleati come Pisapia, radicali, centristi, che vanno certamente meglio in centro città
Ma vediamo i dati
Sondaggi elettorali SWG, Lega sopra il 20% nelle periferie
Di seguito vediamo le intenzioni di voto nelle periferie seguite da quelle tra tutta la popolazione.
Appare evidente il vantaggio del centrodestra, che raggiunge il 38,2% contro il 33,9% complessivo.
E’ la Lega Nord a sovraperformare in particolare, prenderebbe il 20,5% contro il 14%. Un punto in meno invece per Forza Italia, 13,5% contro 14,5%. Così come Fratelli d’Italia, 3,8% contro il 4,8%
Il PD è agli stessi livelli, 25,3% contro il 25,5%, ma i centristi avrebbero mezzo punto in meno, con il 2,5%, Pisapia starebbe uno 0,7% sotto i valori nazionali. Così il totale è il 30,5%, contro il 32% complessivo.
Il Movimento 5 Stelle prenderebbe il 24,5% contro il 26,1% nazionale, mentre per una lista di sinistra non cambierebbe molto, con il 5,5%.
Si dimezzerebbero invece Rifondazione Comunista e gli altri partiti minori.
Senza cambiamenti l’astensione.
Certamente dei dati interessanti per una analisi politica. Le periferie sono aree generalmente più povere, in cui il problema migratorio è più sentito, con dinamiche sociali differenti sia dalla provincia che dal centro città. E solo la Lega Nord riesce a guadagnare voti in queste realtà, a quanto pare, grazie alla focalizzazione della propria comunicazione più su tematiche come i bassi redditi e gli immigrati, e molto meno sull’autonomia del Nord