Taken 3: trama, cast e recensione in prima visione su Canale 5
Taken 3: trama, cast e recensione in prima visione su Canale 5
“Taken3 – L’ora della verità” va in onda in prima serata stasera su Canale 5. Il film è il terzo della trilogia iniziata nel 2008 con “Io vi troverò”. Torna Liam Neeson nei panni dell’ex agente della CIA Bryan Mills: stavolta è accusato ingiustamente dell’omicidio dell’ex moglie e si dà alla fuga per scoprire chi lo ha incastrato e per proteggere sua figlia dall’incombente minaccia.
La pellicola d’azione è uscita nelle sale cinematografiche nel 2015, diretta da Olivier Megaton e scritta da Luc Besson con Robert Mark Kamen.
Taken 3, trama e cast
L’ex agente operativo Bryan Mills (Liam Neeson) ha lasciato il lavoro per una vita tranquilla con la figlia Kim (Maggie Grace) e per riavvicinarsi alla ex moglie Lenore (Famke Jannsen). Ma questa pace viene presto stravolta dall’omicidio di Lenore, ritrovata proprio da Bryan che viene colto sul fatto e accusato dell’omicidio. L’agente però sa che deve scappare e nascondersi per poter scampare a questo complotto: ricercato dalla CIA, dall’FBI e dalla polizia di Los Angeles, dovrà scoprire chi ha ucciso la moglie e così scagionarsi; ma soprattutto proteggere l’unica cosa importante che gli rimane, sua figlia Kim.
Nel cast anche Al Sapienza nei panni del detective Johnson, Forest Withaker che interpreta Franck Dotzler e ancora Sam Spruell e Dougray Scott. L’attrice Maggie Grace per questo film è stata candidata come migliore attrice in un film d’azione al Teen Choice Award del 2015.
Taken 3, recensione
Rispetto ai due sequel, “Taken 3” non si concentra più totalmente su scene d’azione- anche se non mancano violenti sconti corpo a corpo, sparatorie e acrobazie con le automobili- ma punta sul giallo. Infatti la trama del film è focalizzata sulla raccolta di prove e indizi che porteranno alla verità sulla morte di Lenore.
Southpaw – L’ultima sfida: trama, cast e recensione del film su Rai 2
Il terzo capitolo della trilogia risulta però il meno apprezzato dal pubblico; se da un lato continua ad amare il personaggio di Bryan Mills, dall’altro è stanco di vedere esasperate situazioni assurde e vuoti narrativi.
Megghi Pucciarelli