Bitcoin a 10 mila dollari, che cosa succede adesso?
Bitcoin a 10 mila dollari, che cosa succede adesso?
Continua la folle corsa di Bitcoin. Superato il record di 10.000 dollari, adesso la criptovaluta sta avanzando rapidamente verso gli 11.000 dollari. Un valore che è raddoppiato rispetto a ottobre. Ed è dieci volte maggiore rispetto allo scorso gennaio. 2017 anno d’oro per BTC, ma in giro si continua a parlare di bolla. Bitcoin si è guadagnato le prime pagine di autorevoli quotidiani in questi giorni proprio perché sta superando ogni aspettativa. Tuttavia, dal 2020 in poi, saranno solo 21 milioni di bitcoin a circolare. Quindi, conviene investire in BTC o si tratta di un’enorme bolla speculativa?
Bitcoin sopra 10 mila dollari: bolla o non bolla?
Bolla o non bolla? “Bomba o non bomba” pronta comunque a esplodere? Bitcoin divide gli esperti. Tra chi considera BTC un ottimo investimento e chi la ritiene un’enorme bolla speculativa. Effettivamente, guardando il cammino di questa criptovaluta ci si chiede quanto durerà questa montagna russa. Dal valore di 0 avuto nel 2009, si è passati a quasi 11 mila dollari in quasi 9 anni. Pertanto, Bitcoin è già una bolla di per sé, avendo modificato il suo valore originario pari al nulla. Detto questo, l’accelerazione, soprattutto quest’anno, è stata fortissima. E il cammino è stato spinto anche dagli istituti che stanno ragionando sull’inserire BTC tra i propri strumenti finanziari.
Il continuo paragone con l’oro ha poi ragion d’essere. Con l’oro che però fa un cammino proporzionalmente inverso rispetto alla criptomoneta. Più il metallo giallo scende, più la criptomoneta sale. Adesso conviene più investire su BTC. E gli speculatori ci vanno a nozze.
Bitcoin: quali conseguenze?
Nessuna apocalisse finanziaria? Se Bitcoin sarà bolla esplosa, si assisterà a un declino rapido della quotazione della criptovaluta. Se invece non lo è, potrebbero aprirsi nuovi interessanti scenari sotto l’aspetto finanziario. Il fatto è che quando si parla di criptomonete, è difficile prevedere il futuro. Stiamo al tempo stesso protagonisti e comparse di una rivoluzione che nei prossimi anni assumerà maggiore concretezza. La rivoluzione, però, si chiama Blockchain.
Infatti, Bitcoin deve essere visto come uno dei figli naturali e legittimi di Blockchain: database pubblico distribuito che toglie la terza parte (l’ente certificatore) dalle transazioni relative a trasferimenti di valore. È alla Blockchain che bisogna guardare (e a cui si sta già guardando). Dietro le quinte, solida struttura, non fa parlare molto di sé. Manda avanti BTC, per l’appunto, con tutti i suoi limiti e le sue vulnerabilità. Nel frattempo, Blockchain avanza e diventerà quello che un tempo è stato internet. Non sotto l’aspetto contenutistico, ma sotto quello rivoluzionario. E per capire gli effetti di questo grande cambiamento, basta analizzare l’andamento di BTC negli ultimi mesi. Lasciando per un attimo da parte effetti collaterali e conseguenze speculative.