Pensioni notizie oggi: Ape social e precoci, pagamento slitta al 2018
Pensioni notizie oggi: Ape social e precoci, pagamento slitta al 2018
Le ultime notizie sulle pensioni riguardano le anticipate. Oggi scade il termine per presentare le istanze di Ape social e precoci sul portale dell’Inps. Per quanto riguarda le domande pervenute entro il 15 luglio l’istituto sta ancora esaminando parte di quelle rifiutate. Intanto che ha visto accettarsi la pratica non ha ancora ricevuto alcun pagamento così come chi è ancora in dubbio. Il versamento della prima rata di pensione dovrebbe slittare come minimo a gennaio 2018, mentre c’è chi dovrà attendere ancora oltre. Ecco i dettagli della questione.
Pensioni notizie oggi: Ape social e precoci, la situazione
Al momento è tutto fermo e ci sono due gruppi di lavoratori. Da un lato chi ha visto accettarsi l’istanza e dall’altro chi invece ha tuttora la domanda sotto esame. L’Inps ha fatto sapere che il riesame terminerà quanto prima, ma la cosa più complicata è avere la documentazione per provare il lavoro svolto. I lavoratori possono intanto controllare lo stato della pratica sul portale ‘My Inps‘. Una volta immessi codice fiscale e pin occorre andare in ‘Fascicolo previdenziale del cittadino’ e controllare. Per vedere i dettagli cliccare sul numero di matricola della domanda; una volta fatto ciò non resta che guardare in basso a destra l’ultimo aggiornamento.
Pensioni notizie oggi: pagamento nel 2018
A questo punto è oramai chiaro che non ci sono i tempi tecnici per il pagamento entro la fine dell’anno solare. A partire da gennaio sembra che chi si è visto accettare subito la pratica dovrebbe ricevere l’assegno. Invece le persone ancora in attesa di riesame si vedranno accreditare la pensione sicuramente dopo il primo mese dell’anno 2018. Dopo che sono stati modificati i requisiti al momento non è chiaro in pratica quante domande verranno accolte.
Pensioni notizie oggi: proroga Ape social
In Legge di Bilancio il Governo ha inserito la proroga di Ape social al 2019. Inoltre si vuole rendere la misura strutturale e annullare la fase sperimentale che sarà in vigore fino al termine del 2018. Prevista anche la creazione di una commissione ad hoc per riutilizzare i fondi mai spesi in questi anni nel campo previdenziale.