Renzi: “Riforme si faranno”, Guerini: “Incontro con M5S settimana prossima”
Il tema delle riforme sta creando tensioni in vari partiti ma è nel Pd che si gioca la partita decisiva. Prende la parola il capogruppo alla Camera Democratioco Roberto Speranza: “un grande partito discute al suo interno, ma poi deve avere la capacità di decidere”. Il capogruppo Pd in un colloquio con l’Unità, spiega che sarebbe bene evitare voti di coscienza sulle riforme. “Non penso vadano demonizzate le posizioni di chi la pensa diversamente”, premette Speranza, “però ad un certo punto il partito deve poter scegliere e realizzare gli obiettivi che si dà”.
All’opposizione interna di Civati e Mineo, Speranza risponde “non ci sto al giochino tra di noi”: “Bisogna rispettare ciò che si decide dopo una discussione democratica”. A proposito del dialogo con l’M5S, osserva come ieri “nel giro di poche ore hanno cambiato posizione tre volte” e “la risposta è arrivata ben dopo l’orario della riunione, soltanto in serata. Adesso leggeremo con estrema attenzione e poi decideremo. Ma è stato grazie alla nostra insistenza che usciamo dal Truman Show per entrare in un confronto politico sulle cose di merito”. Al giornalista che gli fa notare che a Berlusconi non è stata chiesta una risposta scritta, il capogruppo democratico risponde che “il patto del Nazareno si è tradotto con proposte concrete” e “se al Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto un documento è perché Grillo si è presentato al tavolo del confronto dopo sei mesi l’inizio di un cammino”.
PD, DI GIORGI “10 PUNTI PALETTI DAI QUALI NON SI PUO’ USCIRE” – Rosa Maria Di Giorgi , senatrice Pd, ad Agorà estate: “In questa partita nessuno sta giocando. È una partita complicata e quindi non si gioca. Non si gioca nemmeno con il Movimento 5 Stelle. Stiamo decidendo di allargare il fronte delle riforme e questo significa mettersi in una condizione di ascolto. Ma i 10 punti sono i paletti di base dai quali non si può uscire”.
FINOCCHIARO: EMENDAMENTI FI IMPROPONIBILI – “Sono del tutto improponibili”. Secca dichiarazione di Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, a proposito degli emendamenti al ddl Boschi presentati da Forza Italia che prevedono l’elezione diretta del capo dello Stato. E lo stesso ministro per le riforme, Maria Elena Boschi, nell’annunciare un possibile slittamento dell’approdo in aula del ddl – anche a causa del malore che ha colpito l’ex ministro Calderoli – ostenta tranquillità: “non siamo preoccupati sui numeri in Aula”.
GUERINI-DI MAIO, LETTERE E RISPOSTE – Si torna a discutere a proposito del dialogo tra PD e M5S. Il vicepresidente Cinque Stelle della Camera, Luigi Di Maio, si affida a twitter e rilancia la palla nell’altro campo: “Ieri abbiamo risposto al Pd ufficialmente (per la seconda volta). Ora battano un colpo. Non ci sono più alibi”. E poi aggiunge: “sul tavolo M5S/Pd decideranno i cittadini, diverse persone mi chiedono chi abbia deciso per il doppio turno di lista. Ricordo a tutti che nessuno ha ancora deciso niente”. Immediata la risposta di Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD: “Abbiamo finalmente ottenuto le risposte alle domande che avevamo posto. Adesso manderemo una lettera punto per punto. Poi faremo un incontro la prossima settimana”.
Ma intanto arriva la protesta di Giovanni Endrizzi, capogruppo M5S in Commissione Affari Costituzionali, che critica la discussione sul referendum: “il Movimento 5 Stelle era disponibile ad aumentare le firme in cambio dell’abolizione totale del quorum per i referendum come da nostro emendamento. Ma portare a 1 milione le firme a fronte di un piccolo abbassamento del quorum è inaccettabile e mette la democrazia diretta sempre più in gabbia. Il M5S è per ‘Quorum Zerò”.
DOMANI RIUNIONE FORZA ITALIA – La riunione tra Silvio Berlusconi e i parlamentari di Forza Italia sul nodo delle riforme dovrebbe tenersi domani alle 13. A riferirlo è Paolo Romani, capogruppo azzurro al Senato, in una pausa dei lavori della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama.
RENZI: NON CEDIAMO, RIFORME SI FARANNO – Interviene anche Matteo Renzi, a margine del “Digital Venice” in corso a Venezia. “Noi le riforme le facciamo, è giusto farle perchè l’Italia toni a essere leader. Piaccia o no a chi vuole frenarci, il risultato a casa lo portiamo”. E aggiunge: “l’Italia la cambiamo davvero perchè vogliamo troppo bene a questo Paese per lasciarlo in mano a quelli che sanno dire solo no e passano il loro tempo a disfare i progetti altrui”.