Legge di Bilancio 2018: tagliati 10 milioni per l’assistenza
La legge di bilancio 2018 è finalmente giunta nell’Aula del Senato per il voto, mentre a Montecitorio si vota il dl fiscale. Fra le varie novità introdotte dal testo ce ne è anche una riguardante l’introduzione di un Fondo dedicato ai caregiver, cioè a quelle persone che si prendono cura gratuitamente di familiari o affini.
D’altronde già in commissione Lavoro – sempre a Palazzo Madama – si era parlato della figura del prestatore volontario di cura e predisposto un ddl in merito. Per dare quindi seguito a questa azione legislativa l’Aula del Senato ha predisposto tale Fondo di sostegno per quei soggetti che svolgono attività volontaria e gratuita di caregiver. L’azione è volta al riconoscimento sociale ed economico di questo ruolo. Sono stati previsti, per tale strumento, 20 milioni di euro per gli anni 2018-2020.
Legge di bilancio 2018, che fine ha fatto il Dopo di noi?
Se quindi, sul fronte assistenza, sono state varate nuove misure e fatti dei passi avanti, non sono mancati quelli indietro. Nella Legge di Bilancio infatti, così come uscita ieri da Palazzo Madama, sembra non esserci traccia dei 5 milioni di euro per il rinnovo nel 2018 e nel 2019 del Fondo per il Dopo di Noi.
Di cosa si tratta? Sempre di un fondo finalizzato a fornire assistenza a persone con gravi disabilità e prive dell’assistenza familiare. L’emendamento per il suo rifinanziamento era stato presentato dai senatori Pd della commissione Lavoro e Previdenza sociale; la dotazione di questo Fondo è fissata dalla legge 112/2016 e non è quindi variabile, e doveva ammontare a 56,1 milioni di euro. Invece sembra che ce ne saranno solamente 51. Il Governo dove ha lasciato questi 5 milioni? Se lo domanda Anna Maria Parente, prima firmataria dell’emendamento che chiedeva il ripristino del Dopo di Noi, la quale vuole insistere con il Governo e spera che “nel passaggio all’altro ramo del Parlamento queste risorse vengano assolutamente ripristinate”.
“È clamoroso che un fondo stabilizzato venga ridotto alla prima occasione”, è invece il commento del presidente di Anffas Onlus Roberto Speziale. “Noi lo riteniamo un refuso, non c’è altra spiegazione, è una cosa che non si può sentire. Anche perché l’obiettivo vero sarebbe quello di avere il Fondo per il Dopo di Noi stabilizzato a 90 milioni l’anno. Come è possibile pensare che i progetti avviati con la prima annualità, che stanno partendo proprio in queste settimane, vengano interrotti? In questa materia serve continuità”, ha poi continuato Speziale. “Questa legge di bilancio mostra disattenzione ai temi della disabilità” è stato invece il duro commento di Maria Cecilia Guerra, capogruppo Mdp a Palazzo Madama.
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