Corea del Nord, ultime notizie: missili possono colpire gli Usa
A poche ora dall’ultimo test balistico di Pyongyang, l’ambasciatore americano all’ONU Nikki Haley non usa mezzi termini. “Non abbiamo mai cercato la guerra; ancora oggi non la cerchiamo” ha detto la Haley. Poi ha continuato: “se la guerra arriverà sarà solo a causa dei continui atti di aggressione come quello che abbiamo visto ieri”. Dunque, “se la guerra arriverà non commetteremo errori; il regime nordcoreano verrà completamente distrutto”.
Allo stesso incontro d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno partecipato anche l’ambasciatore cinese Wu Haitao e quello russo Vassily Nebenzia. Il primo ha definito “grave” la situazione sottolineando, però, l’importanza di aprire un dialogo. Il secondo, invece, ha evidenziato “profonda delusione” rispetto all’evolversi della crisi. D’altra parte, ha chiesto a entrambe le parti di interrompere la “spirale di tensione”. Russia e Cina da tempo propongono la dottrina del “doppio congelamento”; in breve: la Corea interrompe i test, Usa e alleati fermano le esercitazioni militari.
In linea con la sua amministrazione Nikki Haley ha poi rinnovato il pressing su Pechino. Ha chiesto ai cinesi di interrompere del tutto l’esportazione di greggio in Corea, in caso contrario “prenderemo la situazione in mano”. Non si sa bene cosa vogliano fare gli Usa, probabile, che la Haley si riferisca al varo di nuove sanzioni.
Intanto da Mosca, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov accusa gli americani: “le ultime iniziative di Washington sembrano improntate a provocare la reazione dei nordcoreani”. Sanzioni su sanzioni, proseguimento di esercitazioni militari sempre più imponenti al largo della penisola; è possibile che si voglia spingere il regime a perdere il controllo? “A fare una mossa disperata” per usare le parole di Lavrov.
Corea del Nord, ultime notizie: missili possono colpire gli Usa
Gli esperti americani temono che il lancio di ieri sia solo la “punta dell’iceberg” del potenziale missilistico nordcoreano. Tuttavia, mentre prosegue lo studio dell’ultimo lancio, al Comando della Difesa Aerea Usa (NORAD) di una cosa si è certi: il territorio statunitense o quello degli alleati asiatici non sono mai stati in pericolo.