Un sacchetto di biglie: trama del film in uscita a gennaio

Pubblicato il 30 Novembre 2017 alle 16:23 Autore: Megghi Pucciarelli
un sacchetto di biglie anteprima

Un sacchetto di biglie: trama del film in uscita a gennaio

Dal 18 gennaio 2018 esce nelle sale cinematografiche italiane “Un sacchetto di biglie”, regia di Christian Duguay. Il film tratta della fuga attraverso la Francia di due fratelli ebrei, durante l’occupazione nazista nel 1941. Tratto dalla vera storia di Joseph Joffo- che l’ha riportata nel suo romanzo-biografia del 1973 – una vicenda emozionante e densa di significati, sempre attuali.

Nel cast Dorian Le Clech e Batyste Fleurial nei panni dei due fratellini Joseph e Maurice Joffo; Elsa Zylberstein  e Patrick Bruel- i genitori dei bambini- e Christian Clavier.

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Un sacchetto di biglie, la trama del film

Il sacchetto di biglie del piccolo Joseph sono come un talismano che difende lui e suo fratello Maurice dalla malvagità e ricordano loro la felicità della famiglia, dalla quale sono costretti a separarsi per scampare alla persecuzione nazista del popolo ebreo. I due bambini devono raggiungere il sud della Francia- non occupato dai tedeschi- per potersi salvare e ricongiungersi ai genitori. La crudeltà dei nazisti è impersonata dallo spietato Alois Brunner, membro delle SS e da tanti altri personaggi che si frappongono tra i bambini e la loro salvezza. Con grande coraggio e ingegno, i due riescono dopo tante peripezie a ritornare tra le braccia dei genitori.

Una fuga che si delinea anche come un percorso di formazione e di crescita di due ragazzini costretti dalla guerra a diventare grandi troppo in fretta e a vedere cose che nessuno dovrebbe mai conoscere nella propria vita. La peculiarità del film sulla Shoah è proprio questa: il punto di vista “basso” di due innocenti, costretti a confrontarsi con la malvagità dell’uomo.

Film commovente, che tratta un capitolo oscuro della storia globale. Inoltre si ricollega- come sottolinea il regista Duguay- alla storia più recente delle sofferenze di popoli costretti all’immigrazione e a subire atti di razzismo.

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