Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, gli scenari probabili

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Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, gli scenari probabili

Negli ultimi mesi la crisi tra Washington e Pyongyang si è andata facendo sempre più grave. Ai test dei nordcoreani hanno sempre corrisposto dichiarazioni decise da parte della Casa Bianca. “Capisce solo una cosa”; “non resterà in giro ancora a lungo”. Queste sono solo alcune delle espressioni più famose del Presidente Trump in riferimento a Kim Jong un. Ora, dopo l’ultimo lancio, la tensione torna a essere altissima tra le sponde del Pacifico. Un eventuale conflitto raggiungerebbe delle proporzioni a dir poco drammatiche in poche ore; anche nel caso in cui venissero usate solo armi convenzionali.

Tuttavia, “l’opzione diplomatica rimane aperta e percorribile, per adesso” si è affrettato a chiarire il Segretario di Stato Usa Rex Tillerson in concomitanza all’ultimo lancio di Pyongyang. Una dichiarazione “obbligata” per certi versi. Innanzitutto, perché la risoluzione 2375 dell’11 settembre 2017, la stessa che ha inasprito le sanzioni contro il regime dopo l’ultimo test nucleare, proibisce con chiarezza l’uso della forza. Inoltre, anche se la possibilità di un intervento militare viene agitata con regolarità dall’amministrazione Trump, il regolamento delle Nazioni Unite, ratificato anche dagli Usa, proibisce gli attacchi “preventivi”.

Corea del Nord, ultime notizie: guerra nucleare, gli scenari probabili

Senza andare troppo indietro nel tempo, è facile ricordare come in varie occasioni gli Usa siano riusciti ad aggirare l’imposizione. Per dirla in breve, nel 2003, l’amministrazione Bush sfruttò l’ambiguità delle clausole di una risoluzione per dare il via all’invasione dell’Iraq. Da quel momento, in particolare Cina e Russia, in quanto membri del Consiglio di Sicurezza Onu, hanno imparato a creare “meccanismi” sempre più precisi; insomma, che non lasciassero spazio all’interpretazione: gli Usa non possono attaccare in assenza di una chiara minaccia. Un vincolo odioso per Trump quanto condiviso da Tillerson: per questo motivo la testa del Segretario potrebbe ben presto “saltare”.

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